Sotto una pioggia torrenziale il Giro del Delfinato è arrivato al suo momento decisivo, le ultime due tappe di montagna che scioglieranno i nodi della classifica generale. L'arrivo in quota della settima frazione, quella odierna con il traguardo a Pipay, ha cambiato la maglia di leader da Adam Yates a Jakob Fuglsang, e regalato una gioia al Team Ineos grazie al successo di Wout Poels.

La generale è rimasta però cortissima, con ancora la maglia gialla e tutto il podio in ballo nella tappa di domani, a conferma anche delle sensazioni della vigilia su un percorso non particolarmente selettivo.

Delfinato, anche Moscon in fuga

Anche la settima e penultima tappa del Giro del Delfinato non ha risparmiato nulla ai corridori in fatto di maltempo. La corsa si è svolta quasi interamente sotto una pioggia battente, con vento e basse temperature davvero lontane dal clima che si trova solitamente in questa competizione. La frazione è così diventata molto più dura dei già impegnativi 133 km con quattro salite in successione e l'arrivo in quota a Pipay, ma le complicazioni del meteo hanno finito per rendere più difficili gli attacchi, livellando la gara.

Nelle fasi iniziali si è formata una folta fuga con anche Gilbert, Lutsenko, Moscon e Rolland tra i presenti, ma il gruppo non ha concesso molto spazio. La fuga si è poi selezionata fino a quando sulla lunga, ma non particolarmente ripida salita finale, sono rimasti al comando Lutsenko e Woods.

Quintana prova e poi cede

La Movistar ha alzato il ritmo del gruppo sulla salita di Pipay, preparando l'attacco di Quintana che è arrivato a 11 km dall'arrivo.

Sul colombiano si è riportato Kwiatkowski, che è andato a raggiungere i due al comando. Quintana invece ha presto desistito, e quando la corsa si è ulteriormente accesa ha perso il contatto dai più forti così come Richie Porte, altro corridore che in questo Giro del Delfinato non sta convincendo.

Lutsenko, Woods e Kwiatkowski non sono riusciti a guadagnare spazio sul gruppo che è andato a prenderli per poi aprire la vera bagarre tra i più forti negli ultimi 4 km.

Fuglsang è stato il primo ad attaccare, ed anche Bardet e Pinot si sono fatti vedere, finché il danese ha seguito un tentativo di Buchmann, riuscendo a guadagnare qualche secondo. All'ultimo chilometro però Wout Poels è uscito improvvisamente dal plotone con un bello scatto in agilità, e di slancio ha ripreso e sorpassato i due atleti al comando, andando a vincere.

Dopo lo shock per il grave incidente a Froome, il Team Ineos ha così rialzato la testa, mentre Fuglsang si è consolato prendendo la maglia gialla. Adam Yates è infatti arrivato a 10" con Pinot, Martin e Bardet, mentre Quintana e Porte hanno ceduto 46".

In classifica resta tutto apertissimo: Fuglsang è in maglia gialla con 8" su Yates, 20" su un regolarissimo Van Garderen, 21" su Buchmann e 28" su Poels.

L'ultima tappa di domani a Champéry non sarà durissima, con un Gpm di prima categoria a 12 km dall'arrivo, ma con una graduatoria generale così corta tutto resta ancora in gioco.