Alla terza giornata di Tour de France Julian Alaphilippe si è preso tutto il palcoscenico. In una tappa caratterizzata da una sequenza di brevi salite molto impegnative negli ultimi 50 km, il corridore francese ha deciso di non attendere la rampa finale di Epernay ma di giocare d’anticipo. Alaphilippe ha fatto il vuoto su un duro strappo a 16 km dall’arrivo ed ha pedalato verso il successo di tappa e la maglia gialla, con il gruppo, ormai ridotto ad una cinquantina di uomini, che non è riuscito a lanciare un inseguimento convincente.

Wellens prova la grande impresa

Al rientro in Francia il Tour ha regalato una giornata spettacolare ed intensa in questa terza tappa. Il percorso da Binche a Epernay era segnato da un promettente su e giù per le colline dello champagne, con 4 Gpm e tanti altri strappi negli ultimi 50 km. L’attesa non è andata delusa. Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga con Anthony Delaplace, Paul Orselin, Stephane Rossetto, Yohann Offredo e la presenza un po’ a sorpresa di Tim Wellens.

La Jumbo Visma della maglia gialla Teunissen ha tirato a lungo il gruppo, finchè la corsa ha cominciato ad accendersi arrivando nella parte di percorso più mossa.

Wellens è andato a caccia della grande impresa lasciando i compagni d’avventura ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo, un’azione nelle corde del coraggioso corridore belga ma molto difficile.

In gruppo sono arrivate le formazioni dei favoriti di giornata, Deceuninck e Bora soprattutto, per aumentare l’andatura, e la bella azione di Wellens è andata via via a ridimensionarsi.

Prima maglia gialla per Alaphilippe

La fuga di Wellens si è spenta sulla cote de Mutigny, una dura rampa al 12% dove il gruppo è stato sollecitato dalla Deceuninck di Julian Alaphilippe costringendo alla resa la maglia gialla di Teunissen.

Il vincitore della Sanremo ha poi continuato d’istinto l’azione dei compagni dimostrando una condizione eccezionale con cui ha fatto subito il vuoto. Alaphilippe ha raggiunto l’esausto Wellens allo scollinamento, fermato anche da un problema meccanico, e con la situazione creatasi ha deciso di tirare dritto a tutta. Il francese ha aggredito con il solito temperamento e coraggio la discesa e il piano successivo, faticando solo un po’ nella breve risalita di Mont Bernon ma accumulando fino a 50’’ di vantaggio. Il gruppo non ha trovato le energie per organizzare un inseguimento davvero efficace, con gli altri favoriti di giornata, come Sagan e Van Avermaet, rimasti con pochissimi gregari da sfruttare in questa operazione.

Alaphilippe è così volato verso l’arrivo di Epernay, su un’ultima rampa che pareva disegnata apposta per il suo spunto veloce e che invece è diventata una passerella trionfale.

Matthews ha battuto Stuyven, Van Avermaet e Sagan per il secondo posto. Il gruppo è arrivato forte di una cinquantina di corridori, ma con un frazionamento che ha dato 5’’ di vantaggio a Pinot e Bernal rispetto agli altri uomini di classifica come Thomas, che ha generato il buco, Nibali, Uran e Quintana.

Aru si è staccato nel finale arrivando a 1’22’’.

Grazie al successo e agli abbuoni Julian Alaphilippe ha conquistato la prima maglia gialla della carriera. Il francese guida con 20’’ su Van Aert, 25’’ su Kruijswijk e Bennett. Bernal è a 40’’, Thomas a 45’’, Nibali a 1’01’’.