Appena al secondo giorno di corsa il Tour de France ha presentato un conto salato ad alcuni dei pretendenti al podio finale. La cronosquadre di Bruxelles, su un percorso velocissimo, è andata alla Jumbo Visma della maglia gialla Mike Teunissen, protagonista di un avvio da sogno. La squadra olandese è stata l’unica a riuscire a scavare un bel solco rispetto alle altre migliori formazioni, rimaste racchiuse nello spazio di pochi secondi. In appena 21’’ si sono concentrati Thomas e Bernal, Uran, Pinot, Nibali, Fuglsang e Yates. Per qualcuno è stata però una giornata da dimenticare, con un passivo che rischia di essere già molto pesante.

Tour, crono velocissima

La seconda tappa del Tour de France presentava uno degli appuntamenti più importanti di questa prima parte di corsa, la cronosquadre di 27 km intorno a Bruxelles, una giornata in cui era determinante non incappare in una prestazione negativa. Su un percorso con qualche ondulazione ma velocissimo il livello si è molto equilibrato verso l’alto, rendendo difficile, come da previsioni, fare differenze importanti tra le formazioni più forti, mentre i distacchi sono fioccati per le ultime squadre.

La Ineos di Thomas e Bernal è stata la prima a partire, segnando subito un tempo che è stato un riferimento per tutta la corsa. La squadra britannica ha offerto la solita prova consistente, riuscendo a resistere a tutti gli attacchi ma non a quello finale della Jumbo Visma, la formazione della maglia gialla Teunissen che è partita per ultima.

Il team olandese, in grande forma quest’anno nelle cronometro e spinto da Tony Martin e Wout Van Aert, ha fatto la differenza già nei primi chilometri ed ha poi continuato senza cali e chiudendo vincitrice con ben 20’’ sulla Ineos.

Bene Uran e Pinot

Dietro alla poderosa prova della Jumbo Visma sono andate ad un livello molto simile diverse delle squadre dei favoriti al successo finale del Tour de France.

La EF di Uran è andata molto bene finendo a 28’’, con la Groupama di Pinot a 32’’ e la Bahrein Merida di Nibali a 36’’. La squadra del campione siciliano si è ben difesa con una prova solida nonostante i due corridori, Teuns e Caruso, acciaccati dopo le cadute di ieri. Stesso discorso per la Astana di Fuglsang che ha reagito alla sfortunata tappa inaugurale arrivando a 41’’ dalla Jumbo Visma. La Mitchelton Scott si è invece espressa al di sotto dei suoi standard, pagando 41’’.

Tra le note liete della tappa sono da segnalare la Deceuninck, terza dietro alla Ineos per questione di decimi di secondo, la grande sorpresa Katusha, quarta e mai così competitiva nelle cronosquadre, e la Sunweb che pur orfana di Dumoulin ha chiuso al quinto posto.

Male è andata invece la Movistar di Quintana e Landa, che ha pagato 1’05’’, così come la AG2R di Bardet a 1’19’’. Ma la sorpresa negativa è stata soprattutto la pessima crono di Richie Porte con la sua Trek. L’australiano ha confermato i dubbi di un avvicinamento al Tour poco convincente ed ha perso ben 1’18’’.

La classifica generale vede Mike Teunissen ancora in maglia gialla con i compagni di squadra a seguire, tra i quali Kruijswijk, mentre il gruppo degli Ineos è a 30’’ e Nibali a 46’’.

Domani il Tour de France prosegue con la terza frazione, da Binche a Epernay, su un percorso che negli ultimi 50 km prevede una bella sequenza di strappi e brevi salite.