Non c'è stata letteralmente partita, Roger Federer ha superato senza alcun patema gli ottavi di finale ai US Open strapazzando David Goffin in tre comodi set. Lo score di 6-2 6-2 6-0 rende abbastanza bene l'idea di ciò che si è visto in campo, il 'maestro' conferma uno stato di forma crescente di partita in partita. Ora lo attendono i quarti di finale e, sinceramente, con tutto il rispetto per il suo avversario Grigor Dimitrov, riteniamo che non avrà eccessivi problemi a centrare il penultimo atto del torneo.

Alla luce di quello che si sta vedendo in campo a Flushing Meadows, pertanto, lo dobbiamo considerare principale favorito? Prematuro dirlo, ma Roger è sempre tra i favoriti, in qualunque torneo. Alla fine ha ragione John McEnroe quando dice che l'aura di invincibilità dei 'fab 3', Federer, Djokovic e Nadal, è ben lontana dall'essere dissolta.

'Quando sei ottimista è sempre bellissimo'

Federer si presenta sorridente in conferenza stampa e le sue chiacchierate con i giornalisti sono sempre ricche di spunti. Stavolta non c'è alcuna polemica, la precedente conferenza dopo la sua vittoria con Evans lo aveva fatto un po' arrabbiare dinanzi alle insinuazioni di presunti favoritismi nella composizione dei tabelloni.

Roger commenta con grande soddisfazione la sua prova e non potrebbe essere altrimenti: "Mi sentivo bene ed è andata proprio alla grande anche se devo dire che David non ha certamente avuto una delle sue migliori giornate. Da parte mia sto bene mentalmente e, durante il match, ho avuto ottime sensazioni. Ci sono fasi di una carriera in cui tutto diventa difficile - ha aggiunto - ed è molto duro, però il segreto di tutto è mantenere l'ottimismo. Tutto diventa bellissimo se ti fai stimolare dalle esperienze. Ovviamente vincere aiuta, non potresti certamente dire che adori giocare a Tennis se durante ogni partita vieni preso a calci nel c...", e qui si l'intera sala stampa si scatena in una risata generale.

'I record? Parlarne tanto è un fenomeno di questi tempi'

Per la 56^ volta in carriera, pertanto, Roger Federer ha raggiunto i quarti di finale in un torneo del Grande Slam, a New York è la 13^ volta. Ma il fuoriclasse elvetico è certamente l'uomo dei record. "A volte i record ti stimolano, altre volte ti mettono pressione. Giocare per batterli può essere qualcosa di speciale, io ci penso al momento giusto per darmi ulteriori motivazioni, ma alla fine non sto a pensarci troppo". A suo modo di vedere, l'utilizzo di Internet e, dunque, la possibilità di avere a disposizione cifre e dati in tempo reale, favorisce questa continua corsa ai primati. "Quano ho iniziato a giocare a tennis non si pensava molto ai record, credo sia un fenomeno di questi tempi favorito dai nuovi media e dai social. Ne parlano tutti, ma io non voglio dimenticare come funzionava una volta".