La caccia alla maglia rosa di Geraint Thomas è finita bruscamente al via della terza tappa del Giro d'Italia, la Enna – Etna. Il corridore della Ineos era considerato da gran parte degli addetti ai lavori il favorito numero uno al successo finale dopo l’ottima prova fornita alla Tirreno – Adriatico e la convincente cronometro d’apertura a Palermo in cui aveva già accumulato più di un minuto di vantaggio su Vincenzo Nibali e su Jakob Fuglsang.

Thomas ha invece dovuto dire addio ai sogni di gloria a causa di uno sfortunato episodio avvenuto ancora prima della partenza odierna da Enna, una caduta nel tratto neutralizzato avvenuta a causa di una borraccia persa da qualche altro corridore.

Thomas, addio maglia rosa

Il Giro d’Italia di Geraint Thomas era iniziato nel migliore dei modi, con una splendida prestazione nella cronometro inaugurale da Monreale a Palermo. La sfortuna si è però subita messa di mezzo tra il campione gallese e la maglia rosa. Thomas è infatti caduto pesantemente poco prima della partenza della tappa odierna, la terza della corsa rosa, la Enna – Etna.

L’episodio è avvenuto nel centro di Enna, nel tratto neutralizzato tra il ritrovo di partenza e il chilometro zero, una fase che i corridori percorrono ad andatura controllata prima del via ufficiale e agonistico. In un tratto di discesa in mezzo alla strada sono rotolate diverse borracce, evidentemente perse dai corridori, forse a causa delle vibrazioni del fondo stradale. Una di queste borracce è finita sotto le ruote di Thomas che è sbandato senza più poter controllare la bicicletta. L’andatura abbastanza sostenuta a causa della discesa ha portato ad un impatto violento: il corridore gallese ha picchiato a terra il fianco sinistro ed è rimasto per qualche momento sdraiato facendo temere per delle conseguenze molto serie.

Dodici minuti di ritardo

La situazione è poi sembrata volgere al meglio. Thomas si è rialzato ed è ripartito senza neanche ricorrere alle cure del medico di gara. Il corridore ha preso regolarmente il via con la divisa vistosamente strappata e qualche abrasione. Quando l’andatura del gruppo si è fatta più intensa sono però emerse chiaramente le difficoltà dello sfortunato campione gallese. Già prima di arrivare ai piedi della scalata finale del’Etna, Thomas è rimasto staccato e nonostante l’aiuto dei compagni di squadra non è riuscito a superare il dolore provocato dalla caduta.

Il capitano della Ineos ha concluso la sua tappa in piena sofferenza con dodici minuti di ritardo dal vincitore Jonathan Caicedo, un risultato che lo estromette dopo appena tre giorni dalla lotta per la vittoria finale del Giro d’Italia. saranno ora da valutare le conseguenze fisiche di questa caduta e se Thomas sarà in grado di ripartire domattina per cercare di cogliere più avanti un successo di tappa, l’unico obiettivo che potrebbe conseguire.