Anche se la stagione del ciclismo sta proponendo già numerose corse, sparse un po' in ogni angolo del mondo, la notizia che ha catalizzato le attenzioni degli addetti ai lavori e degli appassionati è stata una semplice ricognizione. Il paradosso di una pedalata fatta per provare un percorso che supera l'interesse di una corsa vera è possibile se il corridore in questione è il fenomeno del Ciclismo mondiale, Tadej Pogačar, e le strade sono quelle polverose e sconnesse della Parigi-Roubaix. Il fuoriclasse sloveno non ha ancora mai partecipato alla Roubaix, una delle poche corse che mancano per completare il puzzle di un palmarès unico, e il debutto sembrava fosse rimandato alle prossime stagioni.
Nei giorni scorsi, invece, Pogačar ha effettuato una ricognizione del percorso della Roubaix a ritmo molto intenso, facendo esplodere l'interesse su una sua possibile presenza alla classica del prossimo 13 aprile. Tim Wellens, che lo ha accompagnato nella pedalata sul pavé dell'Inferno del Nord, si è detto impressionato dalle capacità del compagno su un terreno per lui poco abituale. "Non ha solo potenza, ma anche tecnica e agilità sul pavé. È il più forte della UAE per la Roubaix", ha commentato il corridore belga.
'Mi ha staccato per 29 volte'
La possibile irruzione di Tadej Pogačar alla Parigi-Roubaix ha dato una scossa a un mondo del ciclismo che ha vissuto un primo mese di corse senza particolari sussulti.
Con un'abile strategia comunicativa, il fuoriclasse sloveno e il suo staff hanno testimoniato la ricognizione alla Roubaix con un video che ha fatto il giro dei social. Pogačar ha pedalato sul percorso dell'Inferno del Nord insieme al compagno di squadra Tim Wellens, che ha poi raccontato qualche aneddoto di questa giornata a Het Nieuwsblad.
Il 33enne belga si è detto impressionato dall'innata capacità di Pogačar di adattarsi al pavé della Roubaix: "Il percorso della Roubaix di quest'anno ha 29 tratti di pavé e lui mi ha staccato per 29 volte. Questo non è un bene per la mia motivazione, ma con una precisazione: ero con il miglior corridore al mondo. Fare una ricognizione con lui non è proprio divertente.
Per essere chiari, quello che ha mostrato è stato impressionante".
'Tadej va più forte di me in curva'
Il corridore belga non ha naturalmente risposto alla domanda se Pogačar correrà la Roubaix già quest'anno o se l'assalto sarà rimandato al futuro, ma ha garantito che quando arriverà il momento di presentarsi al via, allora sarà per vincere. "Abbiamo trovato dei pezzi di pavé molto fangosi. Sono stato attento, mentre lui li ha superati facilmente. Non ha solo potenza, ma anche tecnica, eccelle in tutti i campi. Penso di saper guidare bene la bici, ma Tadej va più forte di me in curva e affronta il pavé in agilità. Non so se correrà la Roubaix, ma se lo farà sarà il più forte di tutti noi della UAE", ha assicurato Wellens.
Tim Wellens ha raccontato anche qualche aneddoto curioso su Tadej Pogačar, con cui condivide spesso gli allenamenti anche nei periodi di lontananza dalle corse: "A volte lui parte per l'allenamento a stomaco vuoto e io dopo aver mangiato. In questa situazione siamo più o meno alla pari. Un'altra storia divertente è accaduta la settimana prima del Renewi Tour. Mio padre era venuto a Monaco perché potessi allenarmi dietro il motorino. Ero a ruota del motorino e Tadej era dietro di me. A un certo punto, la velocità era troppo alta e non riuscivo più a stargli dietro. Tadej mi ha superato facilmente ed è tornato dietro al motorino. Si capisce che è su un altro livello".