Mark Cavendish e tutta la Deceuninck Quickstep hanno scritto un pezzo di storia del Ciclismo e del Tour de France. Sul traguardo di Carcassonne il velocista britannico ha raggiunto la sua vittoria numero 34 sulle strade della corsa a tappe più importante del mondo, arrivando così ad appaiare il record segnato da Eddy Merckx a cavallo tra gli anni sessanta e settanta. La Deceuninck ha guidato alla perfezione lo sprint di Cavendish, gestito con freddezza e lucidità straordinarie da Michael Morkov, il miglior apripista del gruppo che si è anche piazzato al secondo posto.
Fuga a tre, poi una maxicaduta
La tredicesima tappa del Tour de France ha proposto un percorso per lo più pianeggiante con arrivo a Carcassonne, con la possibile insidia del vento. Contrariamente a quanto avvenuto ieri, la corsa oggi è partita in maniera tranquilla per poi farsi molto intensa solo nelle fasi finali, quando effettivamente il vento ha contribuito a far alzare il livello di tensione all’interno del gruppo.
In partenza sono andati all’attacco tre soli corridori: Omer Goldstein (Israel), Sean Bennett (Qhubeka) e Pierre Latour (Total Energies). Il gruppo ha controllato facilmente la fuga, con la Deceuninkc che ha piazzato in testa l’inesauribile Tim Declerq.
La corsa si è assopita a lungo, finchè a risvegliare la situazione è stata purtroppo una maxicaduta avvenuta in una breve discesa a circa 60 km dall’arrivo. Un corridore è finito fuori strada coinvolgendo poi una ventina di altri ciclisti, tra cui Simon Yates, Roger Kluge e Lucas Hamilton, tutti costretti al ritiro.
Morkov perfetto apripista, Cavendish fa il record
La fuga iniziale è stata annullata già ad una cinquantina di chilometri dall’arrivo e poco dopo è partito tutto solo Quentin Pacher (B&B Hotels), un’azione senza particolari velleità che si è esaurita ai venti dal traguardo. Nel finale la corsa è diventata molto nervosa ed intensa anche a causa del vento, che ha battuto lateralmente alcuni tratti del percorso.
Il gruppo è però rimasto compatto e la Deceuninck ha potuto fare il suo classico treno con Kasper Asgreen, Davide Ballerini e Michael Morkov a lanciare lo sprint di Mark Cavendish. Il team belga si è trovato un po’ scoperto nel finale, ma Morkov ha saputo trovare subito la soluzione, lasciando prendere qualche metro di vantaggio a Ballerini e costringendo così Garcia Cortina a chiudere il distacco. Morkov è poi uscito nuovamente davanti a tutti nel finale per lanciare splendidamente Cavendish, che ha centrato il successo con il compagno e apripista al secondo posto.
Curiosamente il velocista britannico ha tagliato il traguardo con la catena saltata, come già avvenuto in tutte le altre volate vincenti di questo Tour ed anche in alcune tappe del Giro di Turchia.
Il salto di catena è stato probabilmente dovuto ad un piccolo movimento all’indietro della gamba, che Cavendish fa istintivamente quando smette di pedalare e si alza per esultare.
Con questo successo l’ex iridato ha centrato così la vittoria numero 34 al Tour de France, raggiungendo in testa alla classifica dei plurivittoriosi di tutti i tempi il leggendario Eddy Merckx, un record di cui si parlava da anni ma che sembrava ormai irraggiungibile dopo la crisi vissuta da Cavendish nelle scorse stagioni.
Philipsen si è piazzato la terzo posto davanti a Garcia Cortina e a Van Poppel. La classifica generale non è cambiata, con Tadej Pogacar sempre saldamente al comando.