L’avventura di Elia Viviani al Team Cofidis è andata in archivio con un bilancio negativo. Il velocista veronese era arrivato nella squadra diretta da Cedric Vasseur con grandi ambizioni, sull’onda di due grandi stagioni vissute alla Deceuninck Quickstep. Invece le cose tra il campione olimpico e la squadra francese non sono andate bene. Nel biennio 2020-21, Viviani ha segnato solo cinque vittorie complessive, tutte in corse fuori dal World Tour e queste difficoltà hanno pesato enormemente sul bilancio finale della Cofidis.

Ciclismo, World Tour a rischio per la Cofidis

La squadra francese aveva infatti puntato una buona fetta del suo budget e delle sue ambizioni su Elia Viviani, e il suo flop si è tradotto in un risultato negativo per tutto il team. Questo sta mettendo in forse il futuro della Cofidis nel World Tour. Al termine del 2022, infatti, l’Uci assegnerà le nuove licenze World Tour per il prossimo triennio e a decretare l’ammissione delle varie squadre saranno i punti raccolti nelle ultime tre stagioni. Ad accedere alla massima serie del Ciclismo mondiale saranno le prime 18 squadre del ranking redatto con i risultati del triennio.

Anche per le deludenti prestazioni di Viviani, la Cofidis è precipitata al 19° posto in questa classifica e deve cercare di recuperare per non finire fuori dal World Tour che nascerà a fine 2022. “Se oggi ci troviamo in questa posizione è perché nel 2020 alcuni dei nostri leader non hanno risposto”, ha dichiarato il Team manager Cedric Vasseur in un’intervista a L’Equipe.

Il manager francese non ha poi nascosto che quel leader che è mancato è stato Elia Viviani. “Dal punto di vista sportivo, Viviani è stato un fallimento. Quando ingaggi un corridore così speri che ti porti 3000 punti in due anni e non 1200”, ha aggiunto Vasseur.

Vasseur: ‘I suoi mezzi non erano quelli della Quickstep’

Vasseur ha tracciato un bilancio un po’ ambiguo sull’esperienza con Viviani.

Il manager francese ha parlato di un corridore molto professionale, “lo è stato fino all’ultima gara”, ma che si è presentato ad alcuni grandi appuntamenti fuori forma, soprattutto nella stagione 2020. “Lo abbiamo trovato al via del Tour de France con la pancia. Ovviamente con quella percentuale di grasso corporeo non andava. Quando hai un leader che chiude l’anno con 200 punti allora è una stagione persa”, ha commentato senza mezzi termini il manager della Cofidis.

Nel 2021 il rendimento di Elia Viviani è migliorato decisamente, anche se le sue cinque vittorie ottenute in maglia Cofidis rappresentano un bottino piuttosto magro. Il veronese ha vinto la Cholet Pays de Loire a marzo, due tappe al Tour Poitou Charentes in agosto e due semiclassiche di fine stagione, il Gp Fourmies e il Gp d’Isbergues.

“Ha avuto una stagione soddisfacente con cinque vittorie, ma a un livello che non era quello di Elia Viviani. Non voglio biasimarlo, perché so che ha dato il 100% dei suoi mezzi. È solo che i suoi mezzi non erano quelli che aveva alla Quickstep”, ha concluso Vasseur.