"Gianni Bugno? Ha vinto un terzo di quello che avrebbe potuto vincere": a dirlo è stato Mario Cipollini, che nella giornata di mercoledì 5 gennaio ha deciso di pubblicare un interessante post sul proprio profilo Facebook. Bugno, poco prima, ha infatti pubblicato una foto che lo ritraeva in compagnia di Cipollini, definendolo un "campione" e un "grande amico". Mario, a sua volta, ha allora deciso di dedicare un messaggio a Bugno, dove non sono mancati dei retroscena molto interessanti.
'Gianni Bugno sembrava non facesse mai fatica'
Mario ha esordito nel post definendo il proprio collega un "campione", affermando di essere "inondato di orgoglio" dal fatto di essere considerato da Bugno un "amico".
Cipollini ha poi svelato di essere stato sempre un fan di Gianni: "Non potete immaginare la bellezza del suo colpo di pedale, classe cristallina alla massima potenza". Mario ha poi proseguito, sottolineando come Gianni, quando era in sella, sembrava "non facesse mai fatica" e definendo le sue gambe come "spettacolari".
Detto questo, però, Cipollini non ha perso l'occasione per evidenziare anche quelli che, secondo lui, sono stati dei limiti di Bugno. In particolare, il campione del mondo 2002 ha sottolineato come Bugno avesse avuto 'in dono' da madre natura "un motore di potenza e capacità indescrivibile", che però non ha saputo sfruttare: "Peccato che la centralina non fosse dello stesso livello".
L'aneddoto su quanto avvenuto durante il mondiale di Benidorm
Cipollini, in particolare, ha voluto sottolineare come Bugno abbia vinto tanto, anche delle gare "meravigliose". Nonostante ciò, però, "Non ha vinto nemmeno un terzo di quello che avrebbe potuto vincere". Ciò, secondo Cipollini, a causa del suo limite: la mancanza di convinzione.
In particolare, Re Leone ha voluto sottolineare come il suo collega non volesse avere lo "Stress da responsabilità". Cosa, questa, che spesso lo ha portato a sottrarsi dal fare il leader, preferendo "Mettersi a disposizione dei compagni".
A dimostrazione di questo, Cipollini ha voluto raccontare un aneddoto sul mondiale di Benidorm 1992, dove vinse proprio Bugno.
Mario ha raccontato come, al penultimo giro, Bugno si sia avvicinato a Giovannetti e Perini per comunicare loro la scelta di ritirarsi perché "stava male". I due, vedendo che Gianni era "bianco e rosso in viso come se fosse stato in moto", lo obbligarono a proseguire per l'ultima ascesa, dove poi di fatto Bugno fece la storia: "Sul rettilineo d’arrivo in forte pendenza ha fatto una progressione che ha lasciato tutti a due bici di distanza". Cipollini, comunque, ha voluto terminare il post sottolineando come, anche in questa ultima progressione, Gianni non abbia voluto 'tradire' il suo stile: "Se riguardate le immagini sembra che il suo impegno sia simile a colui che con le ciabatte sale la scalinata per uscire dalla spiaggia".