Tra i tanti campioni che hanno regalato uno spettacolo stellare al Tour de France che si è concluso domenica scorsa, è mancato Mathieu Van der Poel. Il fuoriclasse olandese della Alpecin Deceuninck era stato tra i grandi protagonisti del Giro d'Italia, ma in Francia non è riuscito mai a lasciare il segno. Dopo un buon esordio nella cronometro di Copenhagen, Van der Poel ha corso un Tour anonimo e senza risultati, così lontano dal Ciclismo spumeggiante che è il suo marchio di fabbrica.

La corsa di VDP si è conclusa nell'undicesima tappa, in cui è andato in fuga nelle fasi iniziali per poi ritirarsi verso metà percorso.

VDP, la delusione del Tour

La stagione di Mathieu Van der Poel è stata condizionata da un inverno passato a curare un infortunio alla schiena più che ad allenarsi. Nonostante questa preparazione sommaria, il corridore olandese ha trovato subito un'eccellente condizione al debutto, avvenuto alla Milano - Sanremo, conclusa al terzo posto. VDP è riuscito poi a vincere la Dwars door Vlaanderen e soprattutto il Giro delle Fiandre, dopo uno spettacolare duello con Tadej Pogacar.

Archiviata la campagna di classiche primaverili, il corridore della Alpecin ha debuttato al Giro d'Italia, in cui ha vinto una tappa e indossato la maglia rosa, e conquistato la simpatia e l'ammirazione del pubblico grazie al suo modo spettacolare e avvincente di interpretare la corsa.

Dopo il Giro, Van der Poel ha passato un periodo in altura ad allenarsi in vista del Tour de France, ma nella Grande Boucle è stato l'ombra di sè stesso. Il campione olandese non ha lasciato traccia, ritirandosi all'undicesima tappa. Dopo un paio di settimana, il leader della Alpecin è tornato in gruppo per disputare un criterium, una sorta di esibizione che lo ha visto vincere sul circuito di Boxmeer.

'Non ero uscito vuoto dal Giro'

Prima del criterium, VDP ha parlato del suo deludente Tour de France, spiegando di aver capito cosa lo ha portato ad avere delle prestazioni così lontane dal suo standard. Il corridore ha dichiarato di non essere stato condizionato dalla scarsa preparazione invernale, nè dalle fatiche accumulate al Giro d'Italia, ma di non aver gestito bene il periodo tra la fine della corsa rosa e l'inizio del Tour de France. "Penso che qualcosa sia andato storto con l'allenamento in altura dopo il Giro" ha spiegato Van der Poel. "Non ero uscito completamente vuoto dal Giro, anzi. Forse il mio corpo non si era ripreso a sufficienza dal periodo in altura. Se vai in quota dopo un grande giro potresti aver bisogno di più recupero di quanto pensi.

Il tuo corpo potrebbe uscire in condizioni peggiori dal periodo in altura. Non ne siamo ancora certi al 100%, ma la sensazione è questa" ha aggiunto il corridore olandese.

Mathieu Van der Poel ha parlato brevemente anche del resto della stagione, senza fissare nessun programma, ma con già in mente quello che sarà l'obiettivo principale. "Gli Europei non li farò, il Mondiale invece è un obiettivo. Spero di far vedere qualcosa prima e di essere tornato al mio miglior livello in Australia" ha dichiarato il campione olandese in vista dell'appuntamento iridato di Wollongong del prossimo 25 settembre.