Primož Roglič si avvicina ancora, ma Remco Evenepoel resiste in maglia rossa. E' il verdetto più importante dell'attesissima tappa numero quindici della Vuelta Espana, quella con l'arrivo in quota e Sierra Nevada. Dopo le difficoltà patite ieri a Sierra de la Pandera, in molti si aspettavano una giornataccia del giovane belga, che però ha superato il test più difficile. Evenepoel ha reagito all'attacco portato dalla Jumbo Visma all'inizio della salita finale, e poi ha gestito la scalata imponendo un passo regolare.

Roglič è riuscito a staccarlo solo nelle battute finali per recuperare quindici secondi, un risultato che può soddisfare Evenepoel. La tappa è andata invece all'olandese Thymen Arensman, il più forte della fuga da lontano che per l'ennesima volta si è giocata il successo di giornata.

Vuelta, Nibali nella prima fuga

La 15° tappa era la più impegnativa dell'intera Vuelta Espana, con l'Alto del Purche e l'interminabile salita a Sierra Nevada. La corsa è iniziata a tutta velocità sui continui su e giù dei primi chilometri, in cui si sono succeduti gli attacchi. Vincenzo Nibali è riuscito ad avvantaggiarsi con Hugh Carthy e Rohan Dennis, ma sul terzetto è poi rientrato un folto gruppo di oltre venti corridori, tra cui Richard Carapaz, Jai Hindley, Jai Vine, Thymen Arensman, David De la Cruz, Louis Meintjes e Marc Soler.

La Quickstep ha preso la testa del gruppo degli uomini di classifica, lasciando ai fuggitivi più di sei minuti di vantaggio. La situazione ha riportato Arenamsn, Hindley e Meintjes nella top ten della classifica virtuale, spronando la AG2R di Ben O'Connor ad aumentare il ritmo dell'inseguimento.

Sulla salita al Purche Jai Vine ha scollinato per primo, rafforzando in maniera forse definitiva la sua maglia a pois, mentre in gruppo la Jumbo Visma ha iniziato a sollecitare l'andatura per capire lo stato di forma di Evenepoel dopo la difficile giornata di ieri. Roglič e compagni hanno poi intensificato l'azione all'inizio della salita finale, più di venti chilometri verso Sierra Nevada. Il forcing del team olandese ha creato subito una nettissima selezione, con solo Evenepoel, Mas, Lopez e O'Connor che sono rimasti insieme a Roglič.

Lo sloveno ha provato ad imporre un passo molto sostenuto, ma Evenepoel ha reagito con sicurezza, dimostrando di aver superato la mezza crisi di ieri e di essere oggi in una giornata molto più positiva.

Evenepoel ancora in maglia rossa, Ayuso scavalca Rodriguez

Davanti Marc Soler ha attaccato all'inizio della salita di Sierra Nevada, rimanendo da solo, ma dopo aver superato bene la prima metà più impegnativa della scalata, ha calato d'intensità nella seconda, quella più veloce. Dal gruppetto dei fuggitivi è scattato Thymen Arensman, che con un passo deciso e regolare è andato a riprendere e staccare l'esausto Soler. Il giovane olandese ha insistito negli ultimi chilometri, ed è andato a vincere la tappa regina della Vuelta Espana.

Vista la dimostrazione di brillantezza di Evenepoel, Roglič ha rimandato i suoi piani d'attacco e ha lasciato la maglia rossa a dettare il ritmo. Una volta superata la parte più impegnativa della scalata, Miguel Angel Lopez ha preso coraggio ed è scattato, seguito da Enric Mas. Evenepoel non si è scomposto, continuando come in una cronoscalata, mentre Roglič ha atteso gli ultimi due chilometri per cercare una stoccata e guadagnare qualcosa sul rivale. La maglia rossa non è riuscita a reagire al cambio di ritmo dello sloveno, ma è salito con un passo convincente ed ha limitato il distacco. Mas ha chiuso a 1'23'' dal vincitore, con Lopez subito dietro, mentre Roglič è arrivato a 1'44'', limando 15'' ad Evenepoel, anticipato da un buon Ayuso.

Si è difeso molto bene Almeida, protagonista della solita scalata in progressione, mentre ha pagato dazio Carlos Rodriguez, arrivato a 3'29''.

Con quest risultati Remco Evenepoel resta in maglia rossa con un vantaggio un po' più ridotto, ma con la tappa più temuta ormai alle spalle. Il belga ha 1'34'' su Roglič e 2'01'' su Mas, mentre Ayuso ha scavalcato Rodriguez al quarto posto e Arensman è risalito all'ottavo.