La lunga avventura di Geraint Thomas alla Ineos ha vissuto dei momenti agitati nell'ultimo anno. Il campione gallese è una vera bandiera della squadra diretta da Dave Brailsford, essendo l'unico rimasto dalla stagione d'esordio nel Ciclismo professionistico, sotto il marchio Sky, fino ad oggi nella nuova denominazione di Ineos. Nonostante questa lunga e fortunata collaborazione, Thomas ha svelato che la squadra non credeva più in lui dopo una stagione 2021 piuttosto deludente. Il rinnovo contrattuale tra Thomas e la Ineos è arrivato in extremis, dopo una lunga e complessa trattativa.
Il vincitore del Tour 2018 ha accettato un ridimensionamento del suo ruolo per poi dimostrare alla dirigenza tutto il suo valore.
Geraint Thomas: 'Non si è mai parlato di me come di un corridore protetto'
Le discussioni sul nuovo contratto per il 2022 si sono trascinate in un clima piuttosto teso. La Ineos ha deciso di puntare molto sui giovani, ma anche su altri corridori come Adam Yates e Dani Martinez, ed ha offerto a Geraint Thomas un ruolo secondario con un ingaggio fortemente ridotto. "Sono rimasto sorpreso da questo cambio di atteggiamento. La squadra mi ha chiesto di essere una guida per i corridori più giovani piuttosto che di difendere le mie possibilità nelle grandi corse. Mi sentivo come se fossi stato ridotto ad un numero e non come una persona che conosci da vent'anni" ha raccontato Thomas in un'intervista rilasciata a Cyclingnews.
il gallese ha espresso la sua amarezza e l'insoddisfazione alla dirigenza della Ineos, ma alla fine, dopo una complicata trattativa, ha deciso di firmare il rinnovo contrattuale alle condizioni proposte dalla squadra.
Nelle gerarchie preparate a inizio stagione dalla Ineos, Geraint Thomas non era mai stato inserito tra i possibili leader nelle corse a tappe.
"Per il Tour de France si parlava di Adam Yates e Dani Martinez, e naturalmente di Egan Bernal, prima del suo incidente. Non si è mai parlato di me come di un corridore protetto" ha dichiarato il gallese.
'Sono ancora in grado di ottenere dei grandi risultati'
La strada ha però sovvertito il quadro studiato a tavolino dalla squadra britannica.
Bernal è uscito di scena a causa del grave incidente rimediato a gennaio mentre si allenava in Colombia, mentre Yates e Martinez hanno corso a buoni livelli nelle brevi gare a tappe di inizio stagione, ma sono stati impalpabili nel grande appuntamento del Tour de France. Geraint Thomas ha invece ritrovato la consistenza dei giorni migliori, ha vinto il Giro di Svizzera e al Tour si è fatto trovato pronto [VIDEO] a prendere le redini della squadra.
Il gallese non ha potuto contrastare Vingegaard e Pogacar, che hanno fatto corsa a sè, ma si è dimostrato largamente il migliore degli altri, costruendosi giorno dopo giorno un posto sul podio finale. A Parigi, Thomas ha concluso terzo, salvando la corsa della ineos, ed ora si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe.
"In inverno avevo pensato molto alle discussioni sul rinnovo del contratto, ma una volta tornato a correre ero nel mio elemento e ci ho pensato sempre meno. Volevo dimostrare che si sbagliavano e fargli vedere che ero ancora in grado di ottenere dei grandi risultati" ha dichiarato Geraint Thomas.