Per la Jumbo Visma l'avvio del Tour de France non è stato dominante e vincente come nella passata edizione. Lo squadrone olandese è arrivato al via con tante e variegate ambizioni e con la volontà di far convivere la leadership di Jonas Vingegaard per la maglia gialla finale, con le velleità di Wout van Aet, che mira a vincere più tappe possibile e magari la classifica a punti. Le prime due giornate in terra basca hanno detto che non sarà semplice per i Jumbo portare avanti questo progetto su più fronti. Dopo aver perso il confronto diretto con la UAE nella giornata inaugurale di Bilbao, i Jumbo hanno cercato di portare Wout van Aert allo sprint nella seconda tappa, a San Sebastian.

Wuyts: 'Vingegaard ha rifiutato di collaborare'

Il gruppo è arrivato la finale con poco più di venti corridori e il belga nel ruolo del grande favorito. All'ultimo chilometro, però, Victor Lafay ha scombinato i piani della squadra olandese con un potente scatto. A van Aert è mancato un po' di sostegno da parte dei compagni, e così Lafay è andato a vincere con una manciata di metri di vantaggio, una vera beffa per il belga, che è arrivato secondo con un plateale gesto di rabbia e frustrazione.

Nel dopo corsa si è molto discusso sul comportamento di Jonas Vingegaard. Il campione di ciclismo in carica del Tour de France non ha voluto dare una piccola mano a van Aert mettendosi in testa al gruppetto nell'ultimo chilometro per andare a riprendere Lafay e consentirgli di vincere la volata.

Questo è stato interpretato da molti osservatori e opinionisti come una possibile spaccatura all'interno della Jumbo Visma. "Vingegaard è un leader debole" ha scritto Michel Wuyts, ex telecronista della tv belga e ora opinionista di Het Laatste Nieuws. "Van Aert si mette al servizio della squadra, Vingegaard no. Si è rifiutato di collaborare e non lo capisco" ha aggiunto Wuyts criticando apertamente il comportamento del campione danese, che nella scorsa edizione del Tour era stato aiutato in maniera decisiva da van Aert.

Van Aert: 'Critiche ingiustificate'

Dalla Jumbo Visma sono filtrate alcune ammissioni di errore, ma chiaramente cercando di minimizzare i problemi tra i due campioni. Il Ds Grischa Niermann si è preso la responsabilità dell'andamento tattico del finale di corsa. "Se c'è stato un errore è stato mio. Vingegaard doveva stare a ruota di Pogacar, non l'ho chiamato per mettersi in testa.

Con il senno di poi avrei potuto farlo, ma ero sicuro che Kelderman e Benoot avrebbero raggiunto Lafay" ha dichiarato Niermann.

Stamani, al via della terza tappa del Tour de France, Wout van Aert è stato accerchiato dai media per avere qualche battuta su quello che è accaduto ieri. Il belga era subito scappato via dopo la fine della corsa e non aveva rilasciato nessuna dichiarazione. "Avevo bisogno di tempo per elaborare la delusione" si è giustificato van Aert, che poi ha dato la sua versione sul finale della tappa di ieri. "Ovviamente abbiamo discusso di quello che è successo con la squadra. Vogliamo sempre vincere e se non ci riusciamo, vediamo cosa potremmo fare meglio. Nel finale non è stata una situazione facile" ha commentato van Aert, a cui è stato chiesto un giudizio sul comportamento di Vingegaard.

Il belga ha ricordato che il compagno non ha collaborato con Pogacar dopo lo scatto in vetta al Jaizkibel. "Se l'avesse fatto non avrei avuto nessuna chance di vittoria, tuttavia avrebbe messo dietro alcuni avversari per la classifica generale. Vedendo come si è conclusa la tappa, Jonas alla fine avrebbe potuto fare di più. Ma è una corsa, non un gioco della Playstation. Le critiche nei suoi confronti sono quindi ingiustificate" ha dichiarato van Aert chiudendo il caso e assicurando che questo episodio non avrà ripercussioni sul prosieguo della corsa.