Il mondo del ciclismo sta vivendo giorni di attesa per una delle corse più suggestive e prestigiose della stagione, il Giro delle Fiandre. La classica dei muri fiamminghi si correrà domenica 31 marzo e preannuncia un confronto stellare tra Mathieu Van der Poel e Wout van Aert, senza dimenticare Mads Pedersen e la sua fortissima Lidl Trek. Tra i campioni del Ciclismo del passato che sono più legati a questa corsa c'è senz'altro Roger De Vlaeminck, che ha raccontato a Wielerrevue la speciale preparazione che seguiva ai suoi tempi. "Pedalavo per 380 chilometri, ero fiducioso e non mi stancavo per niente durante il Fiandre" ha ricordato il leggendario campione degli anni settanta.

De Vlaeminck: 'Van der Poel è il mio preferito'

Roger De Vlaeminck ha raccontato quanto fosse diverso il suo percorso di avvicinamento al Giro delle Fiandre rispetto a quello che è abituale nel ciclismo moderno. L'ex campione, che ha vinto il Fiandre nel '77, ha ricordato l'allenamento massacrante che era solito svolgere a pochi giorni dalla corsa. "Facevo la Gand Wevelgem, 265 chilometri con quattro passaggi sul Kemmelberg. Dopo l'arrivo tornavo a casa in bici facendo un allenamento dietro la moto. Alla fine pedalavo per 380 chilometri. Il risultato è che al Giro delle Fiandre ero fiducioso e in corsa non mi sono mai stancato" ha ricordato l'ex campione, testimone di un ciclismo dai risvolti avventurosi.

De Vlaeminck ha seguito con attenzione le ultime corse di avvicinamento al Fiandre di domenica prossima e ritiene che Mathieu Van der Poel sia il grande favorito nonostante la battuta d'arresto rimediata per mano di Mads Pedersen alla Gand Wevelgem. Secondo De Vlaeminck, il Campione del Mondo ha interpretato la Gand come una sorta di test in vista del Fiandre.

"Van der Poel ha lavorato duramente per il Fiandre, alla Gand non ha corso specificamente per vincere. Ha consumato tante energie su tutte le salite e poi Pedersen non è certo un corridore scarso. Per me Mathieu è il favorito al 110%, se non ha intoppi vincerà per la terza volta" ha sentenziato De Vlaeminck.

L'ex campione ha invece mosso delle critiche a Wout van Aert, le cui prestazioni non sono state fin qui molto convincenti.

Soprattutto nella E3 di Harelbeke, il belga è incappato in una scivolata e poi non è riuscito a riprendere Van der Poel, finendo per essere raggiunto e battuto anche da Stuyven. "Non sta facendo nessun progresso al momento. In una corsa di duecento km come Harelbeke, Wout era a dieci secondi da Van der Poel e non è riuscito a raggiungerlo. Mathieu non stava neanche andando a tutta in quel momento. Lui è il mio corridore preferito, mi piace il suo modo di correre" ha commentato Roger De Vlaeminck.

Ciclismo, chi è De Vlaeminck

Roger De Vlaeminck è uno dei campioni più titolati della storia del ciclismo. Dotato di grande classe e temperamento, è stato tra i principali protagonisti di tutte le classiche, e non solo, per oltre un decennio.

Ha esordito nel ciclismo professionistico nel 1969, chiudendo la carriera nel 1984 con ben undici classiche monumento in bacheca. Ha vinto per quattro volte la Roubaix, un record, per tre volte la Sanremo, per due volte il Lombardia, per una volta il Fiandre e la Liegi.

Insieme ad Eddy Merckx e Rik Van Looy è uno dei tre campioni ad aver vinto tutte e cinque le classiche monumento del ciclismo.