La classifica e le gerarchie della Vuelta Espana di ciclismo sono state nuovamente stravolte nella durissima nona tappa della corsa, che oggi ha portato a Granada dopo la doppia scalata all'Alto de Hazallanas. Rimasta senza Almeida, la UAE ha attaccato da lontano lanciando poi Adam Yates all'impresa solitaria a 58 km dall'arrivo. Anche Richard Carapaz è poi uscito da solo dal gruppo, concretizzando una lunga azione alla vana rincorsa di Yates, che ha vinto la tappa. La sfida tra Roglic e la maglia rossa O'Connor non c'è stata. Lo sloveno, meno brillante di ieri, è rimasto sulla difensiva ed ha dovuto rimandare i propositi di rimonta all'australiano, che ha conservato la sua leadership.

Nel dopo corsa Yates ha raccontato di non aver mai sofferto così tanto come in questa giornata, anche a causa del caldo e dei crampi, e di essersi focalizzato più sulla vittoria di tappa che sulla classifica generale.

Yates: 'Non penso alla classifica'

Nella nona tappa della Vuelta Espana si aspettava soprattutto il nuovo assalto di Primoz Roglic alla maglia rossa di Ben O'Connor. Invece sono stati Adam Yates e Richard Carapaz a prendersi tutta la scena con una strategia molto coraggiosa. Approfittando di una corsa aperta, senza squadre in grado di porre la propria egemonia, Yates si è infilato in una folta fuga partita all'inizio della tappa, mentre Carapaz ha contrattaccato sull'Alto del Purche, a circa 90 chilometri dall'arrivo.

"Non ho mai sofferto così tanto, faceva davvero caldo" ha testimoniato Adam Yates poco dopo l'arrivo. "Dall'ultima salita avevo i crampi. Non sapevo se avrei potuto continuare così. Ho avuto molta sfortuna nei grandi giri negli ultimi anni e non sapevo davvero se ce l'avrei fatta. Ma sono così felice di aver finalmente vinto una dannata tappa di un grande giro", ha dichiarato Yates, che ha percorso gli ultimi 58 chilometri tutto solo, in controtendenza alle sue caratteristiche di corridore attendista.

"All'inizio abbiamo fatto un grande lavoro di quadra con Vine e Soler. Su Hazallanas, Jay ha condotto finché non siamo rimasti io e Gaudu. Sapevo che dovevo cogliere il momento, da lì si è trattato solo di soffrire fino alla fine", ha dichiarato Yates.

Il corridore britannico è risalito fino alla settima posizione in classifica generale, ma ha spiegato di aver corso solo per la vittoria di tappa.

"A dire il vero non mi interessa la classifica", ha commentato Yates.

Richard Carapaz si è detto invece molto soddisfatto di essersi riportato in terza posizione al termine di una corsa così generosa e di puntare deciso alla classifica. "Sapevo che sarebbe stata una giornata dura, ma mi sentivo bene e dovevamo giocarci le nostre possibilità da lontano essendo un po' indietro in classifica. E' andata bene, è fantastico concludere la tappa al secondo posto. Vedremo dove arriverò ci sono ancora tante difficili" ha commentato lo scalatore della EF.

Tiberi si ritira

L'attesa nona tappa della Vuelta Espana non ha deluso le aspettative. Il percorso proponeva un profilo di alta montagna sulla Sierra Nevada, con l'Alto del Purche e la doppia scalata all'Alto de Hazallanas prima dell'arrivo di Granada.

Nelle fasi iniziali si è formata al comando una fuga con ben 26 corridori, tra cui Van Aert, Gaudu e il terzetto della UAE formato da Adam Yates, Vine e Soler. Gli UAE hanno disegnato una strategia aggressiva per reagire al ritiro di Almeida, positivo al Covid, e provare a riportare Yates nei piani alti della classifica. Sull'Alto del Purche, la corsa ha avuto un nuovo sussulto grazie al coraggioso attacco di Richard Carapaz.

La fuga si è selezionata con Yates, Vine e Gaudu rimasti al comando, mentre Carapaz ha cominciato a risalire la fila degli altri fuggitivi. Sul primo passaggio da Hazallanas Yates se ne è andato da solo, scollinando con 1'40'' su Carapaz, che ha ripreso Gaudu e Vine, e quasi cinque minuti sul gruppo tirato dalla Redbull di Roglic.

Già in questa fase è rimasto staccato Antonio Tiberi, che più avanti si è ritirato.

L'azione di Yates è rimasta molto efficace anche nella seconda scalata ad Hazallanas, mentre Carapaz è rimasto da solo all'inseguimento. In gruppo è stato Enric Mas a prendere l'iniziativa, con Roglic che non è apparso così brillante ed è rimasto sula difensiva, marcato da O'Connor in un plotoncino comprendente anche Landa e Carlos Rodriguez. La situazione è andata così a vantaggio di O'Connor che ha messo in testa al gruppo Gall ed ha superato indenne questa giornata critica.

La lunga discesa finale verso l'arrivo di Granada ha vanificato il tentativo di Mas, complice un errore e una conseguente uscita di strada.

Adam Yates ha concretizzato la sua impresa, vincendo in maniera inedita per un corridore come lui di solito molto attendista. Carapaz ha concluso a 1'38 la sua giornata tutta all'attacco, ed entrambi si sono riproiettati in piena lotta per la vittoria finale della Vuelta Espana.

O'Connor e compagnia hanno chiuso a 3'45'', ed ora l'australiano guida la generale con 3'53'' su Roglic, 4'32'' su Carapaz e 4'35'' su Mas. Domani la Vuelta Espana osserva il primo giorno di riposo, pronta a ripartire martedì con una seconda settimana che promette altri colpi di scena in una corsa che resta molto aperta e senza padroni.