La prima giornata dei Campionati Europei di Ciclismo, che si sono aperti mercoledì 11 settembre in Belgio, ha subito regalato una doppia gioia all'Italia. La cronometro maschile dei professionisti ha visto Edoardo Affini sfrecciare verso il successo, un po' a sorpresa, e Mattia Cattaneo salire sul terzo gradino del podio. Il mantovano ha rimontato il favorito Stefan Kung, che era transitato davanti a tutti al primo intermedio e sembrata avviato verso una cavalcata vincente. Invece, nella seconda parte della corsa, Affini è stato interprete di una prova super, con cui ha recuperato e poi sopravanzato l'elvetico di nove secondi.
Il tempo fissato dall'azzurro non è stato però il migliore della giornata. Sullo stesso percorso si erano disputate poco prima anche le gare degli under 23 e delle donne. Il belga Alec Segaert ha conquistato il titolo degli under facendo segnare un tempo di nove secondi migliore rispetto a quello del mantovano.
Segaert: 'Ora tante occasioni nel ciclismo dei grandi'
Il 21enne Segaert ha chiuso la sua prova in 35'06'' ed ha conquistato la medaglia d'oro della categoria under 23 con 31'' di vantaggio sullo svedese Soderqvist.
Segaert è una delle grandi speranze del ciclismo belga ed è in realtà già un professionista a tutti gli effetti. Il 21enne di Roeselaere corre nella Lotto Dstny, ha partecipato a grandi classiche e ad alcune corse a tappe del World Tour.
Due settimane fa ha vinto la cronometro del Renewi Tour battendo specialisti come Sheffield, Bissegger e l'ex Campione del Mondo Foss. Nonostante questo palmares e i recenti risultati che lo avrebbero posto tra i principali favoriti della gara elite degli Europei di ciclismo, Segaert ha deciso di partecipare alla rassegna nella categoria under 23.
Questa scelta è stata dettata dal fatto che il belga punta alla crono degli under ai prossimi Mondiali, in cui tra gli elite torneranno in scena i vari Evenepoel e Tarling, ed ha voluto fare un test con i pari età in questa rassegna continentale. "Ho pensato che questo fosse il passo più logico in avvicinamento ai Mondiali.
Dal 2025 punterò decisamente sulle prove elite, ho ancora tanti anni e tante opportunità che mi aspettano" ha commentato Segaert.
Elite condizionati dalla pioggia, ma è stato un super Segaert
Segaert ha pedalato i 31,3 chilometri del percorso da Zolder ad Hasselt in 35'06'', alla media di 53.4 chilometri orari. Edoardo Affini, oro nella prova elite, ha impiegato 35'15'', con una media oraria di 53.2.
Naturalmente il confronto è un puro dato statistico, che va valutato nel contesto generale. Gli under 23 hanno corso tra le 13:30 e le 15, con le strade asciutte. La stessa situazione è stata trovata anche dalle donne e dai primi corridori partiti nella prova riservata agli elite, scattata alle 16:40.
Intorno alle 17 il tempo è peggiorato e gli ultimi corridori partiti hanno dovuto fare i conti con un po' di pioggia. Il percorso era interamente pianeggiante e poco tecnico, come testimoniato dalle medie elevate, con qualche curva solo all'inizio nel tratto comprendente il passaggio sul circuito automobilistico di Zolder. La pioggia ha leggermente rallentato gli ultimi corridori partiti, anche se Segaert, con la sua prestazione, sarebbe stato probabilmente in lizza per la vittoria nella gara elite.