Ha lasciato un triste segno nella comunità di Taranto la notizia di un padre che, domenica scorsa, preso dalla rabbia dopo aver saputo che la moglie aveva deciso di intraprendere una nuova relazione, ha sferrato una coltellata alla gola al figlio di 14 anni e ha scaraventato la figlia di 6 anni dal terzo piano, sotto gli occhi inermi dei parenti che si trovavano a casa sua in quel momento.

Grave gesto di un padre nel tarantino

Fortunatamente il ragazzino ha riportato solo un taglio superficiale all'altezza della gola e riuscirà a riprendersi nell'arco di 15 giorni, mentre la bambina è stata ricoverata d'urgenza al S.S.

Annunziata di Taranto dove un'equipe medica la sta seguendo senza sosta.

La bimba dopo la caduta ha subito un gravissimo trauma cranico con emorragia subaracnoidea diffusa, trauma massiccio facciale e trauma toraco-addominale maggiore per cui è stata sottoposta inizialmente ad intervento chirurgico urgente di splenectomia, sutura gastrica per lesioni da scoppio, controllo di emorragia epatica e posizionamento di drenaggio pleurico.

Nelle scorse ore invece, sono stati eseguiti due delicatissimi interventi chirurgici: il primo dall’equipe neurochirurgica che ha portato a termine con esito positivo una craniotomia decompressiva. La piccola è stata immediatamente sottoposta ad un secondo intervento, questa volta all’addome.

L’équipe è stata impegnata a chiudere l’addome aperto con sistema di lavaggio /aspirazione in continua per consentire una migliore stabilità emodinamica. Tra 48 ore è prevista la chiusura definitiva. Intanto si noterebbe un lieve miglioramento che lascia ben sperare.

Per quanto riguarda il padre invece, dopo aver opposto resistenza, è stato arrestato dalla polizia, grazie all'utilizzo dello spray, e portato in caserma, evitando il linciaggio da parte della folla che si era accalcata sotto casa sua in cerca di vendetta.

L'avvocato non si sente di difendere l'uomo

L'uomo, accusato di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale ha chiamato in causa il legale Nicola Cervellera il quale però si è rifiutato di dargli una mano, nonostante in passato l'abbia difeso per maltrattamenti in famiglia. Ecco le parole dell'avvocato: "Ho un bambino di 7 anni e per motivi etici non me la sento di difendere chi è accusato di una cosa del genere. Dopo l’interrogatorio di mercoledì mattina lascerò l’incarico. L’avrei fatto subito, ma non c’erano i tempi per la nomina di un avvocato d’ufficio”. Un gesto troppo grave, secondo l'avvocato.