La Tasi su prima eseconda casa prevede aliquote e detrazioni in aumentonei prossimi giorni. Mentre è ormai chiaro che la scadenzadel 16 gennaio non verrà rispettata in quanto i Comuni non sonopronti, quasi certi sono gli aumenti delle aliquote Tasi su prima eseconda casa ma a patto di maggiori detrazioni.

Gli aumenti sulle aliquote diprima e seconda casa della Tasi, tassa rientrante nella Iuc,l'imposta unica comunale che ha inglobato anche l'IMU, sarannocompresi tra lo 0,1 e lo 0,8 per mille,per permettere maggiore flessibilità ai sindaci a patto diincrementare le detrazioni a favore delle famiglie e dei ceti piùdeboli: aumentano così le aliquote dunque ma anche ledetrazioni della Tasi rispetto a quelle previste daltesto della legge di stabilità.

Ma a parte le buone intenzioni, cosavuol dire questo per le tasche degli italiani?

Agli aumentidelle aliquote della Tasi su prima e seconda casacorrisponderà un aumento della pressione fiscale?Secondo una nota del governo no, ma la decisione spetterà comunqueai Comuni: del resto l'aumento scaturisce proprio dalla richiestadell'Associazione Nazionale Comuni Italiani di avere "maggioreflessibilità" per poter erogare nuove detrazioni per la Tasiper le famiglie in maggiori difficoltà.

L'emendamento in questione, svincolatodal dl Imu-Bankintalia verrà inserito nel Salva-Roma bis anche secomunque non mancano le polemiche: in merito alla maggiorazioneIUC sulle aliquote Tasidi prima e seconda casa Scelta Civica hadichiarato per mezzo del portavoce Gianluca Susta che nonvoterà emendamenti che consentano ai Comuni di aumentare la Tasiperché, nonostante i buoni propositi sulle detrazioni di famiglie epiù poveri, in realtà si tratterebbe di «un modo surretizio pererogare maggiori risorse ai Comuni meno virtuosi.»