Il bonus Irpef in busta paga è un aspetto molto discusso, e una delle promesse più concrete del premier Renzi. Ma come funzionerà? E l'aumento degli stipendi netti sarà annullato dall'aumento delle altre tasse, prima tra tutte la tanto odiata Tasi? Il sottosegretario Delrio assicura di no, e la Cgia di Mestre presenta calcoli interessanti. Vediamo come funzioneranno, quindi, le agevolazioni e le detrazioni Irpef in busta paga.

Detrazioni Irpef, 80 euro in busta paga: per chi?

Il decreto per il taglio dell'Irpef sui redditi medio-bassi sarà varato il 18 aprile.

Il bonus interesserà i redditi da lavoro dipendente o assimilato al di sotto dei 25.000 euro lordi all'anno, a beneficio di circa - si stima - 10 milioni di lavoratori. Per finanziare il taglio è previsto uno stanziamento di 6,7 miliardi di euro.

Bonus Irpef 2014, Delrio: 'non sarà mangiato dalla Tasi'

"Non c'è alcun il rischio che il bonus Irpef per i dieci milioni di lavoratori dipendenti sia 'mangiato' dalla Tasi. La Tasi a regime sarà più equilibrata e più leggera. I cittadini che non saranno contenti potranno discuterne con i loro sindaci": lo ha dichiarato Graziano Delrio, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ai microfoni di Sky Tg24.

Secondo i calcoli della Cgia di Mestre, in effetti, l'aumento delle detrazioni Irpef voluto da Renzi consentirà di abbassare, rispetto al 2013, il carico fiscale di oltre mille euro per una famiglia bireddito e di 500 euro per quella monoreddito.

E questo nonostante l'introduzione della Tasi, della Tari, del leggero ritocco all'insù sia delle addizionali Irpef comunali/regionali sia dell'imposta di bollo sul dossier titoli e gli effetti a regime dell'aumento dell'Iva.

I calcoli sono stati effettuati mettendo a confronto il carico fiscale che le due famiglie "modello" dovranno sostenere quest'anno rispetto a quanto hanno pagato nel 2013. 

Molti aspetti restano però irrisolti: che ripercussioni avrà il taglio sui contribuenti che guadagnano più di 25 mila euro lordi all'anno? E quali misure sta preparando il governo Renzi, al contrario, per gli incapienti?