La prima rata 2014 sulla Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili, sarà pagata da oltre 7 milioni di contribuenti, pari al 40% del totale, entro la scadenza del 16 giugno del 2014. Trattasi, nello specifico, di quei contribuenti che risiedono in Comuni dove le aliquote sulla Tasi sono state deliberate entro i termini, ovverosia entro la data del 23 maggio del 2014. In accordo con un'elaborazione effettuata dall'Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre, saranno in prevalenza i Comuni del Nord a battere cassa entro la metà del corrente mese.

In particolare, sarà chiamato al versamento della Tasi entro il 16 giugno del 2014 il 96% dei contribuenti della Valle d’Aosta, il 79% di quelli dell'Emilia Romagna, il 66% in Liguria ed il 62% in Piemonte. Al Sud si registra invece il record negativo di Comuni che non hanno fissato le aliquote entro maggio visto che entro il 16 giugno del 2014 dovrà pagare la Tasi in Basilicata solo il 5% dei contribuenti rispetto al 7% della Sicilia ed al 9% di Calabria e Puglia.

In accordo con quanto dichiarato dal segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi, l'importo medio da pagare per la Tasi entro il 16 giugno del 2014 è un po' più basso rispetto all'Imu, ma ci sono non poche difficoltà sui calcoli visto che i software aggiornati sono disponibili solo da pochi giorni, e visto che da Comune a Comune il sistema delle detrazioni varia.

Ne consegue secondo il Segretario dell'Associazione degli artigiani mestrina che fino al 16 giugno per i contribuenti chiamati a versare la Tasi saranno giorni infernali tra la compilazione dei bollettini ed i Caf chiamati a gestire singolarmente ogni pratica.

Insomma, il rischio è quello che si vada a creare anche stavolta un caos fiscale così come avvenuto all'inizio del corrente anno con il pagamento della cosiddetta mini-Imu.

Non a caso il Codacons contesta il fatto che, a seguito delle inadempienze delle Amministrazioni Pubbliche, il versamento della Tasi sia stato spostato al 16 ottobre in quei Comuni che non hanno fissato le aliquote entro i termini previsti. In questo modo si viene a generare tra i cittadini una disparità di trattamento che secondo il Codacons viola non solo l'articolo numero 5 dello Statuto del Contribuente, ma anche l'articolo numero 3 della Costituzione.

Con la proproga al 16 ottobre i Comuni ritardatari avranno tempo fino e non oltre il 10 settembre del 2014 per deliberare, altrimenti in accordo con un Decreto approvato dal Governo l'aliquota sarà fissata d'ufficio all'1 per mille, ovverosia pari a quella base, ed il versamento della Tasi dovra essere effettuato dal contribuente in un'unica soluzione entro il 16 dicembre del 2014.