Da oggi primo ottobre gli italiani non potranno più usare il modello cartaceo F24 per pagamenti superiori a 1000 euro, per quelli a saldo zero o per quelli con crediti in compensazione con saldo finale maggiore di zero. Cambia quindi la forma di versamento per tutti i contribuenti privati: niente più file alla Posta o in banca quindi, ma un modello telematico pensato per abbattere i costi dell'Erario. Il cambiamento potrà gettare nel panico molti contribuenti: lo switch del modello F24 dal cartaceo al telematico coincide infatti con la scadenza del pagamento della Tasi, prevista per il 16 ottobre.

Se quindi l'acconto da pagare per questa tassa supera i mille euro, oltre che l'esborso di per sé oneroso, gli italiani dovranno anche affrontare un nuovo metodo di pagamento.

F24, ecco cosa cambia con il pagamento online

Se le varie tasse da pagare superano quindi i mille euro, per effettuare il pagamento bisogna connettersi al sito telematici.agenziaentrate.gov.it  registrarsi se non si ha un account a disposizione e scegliere tra Fisconline, dedicato a tutti i contribuenti che non devono presentare il modello 770 per la dichiarazione dei sostituti di imposta per più di 20 soggetti, o Entratel, riservato alla restante parte dei contribuenti. I modelli F24 a saldo zero devono essere presentati tramite i servizi online dell'Amministrazione online: si parla quindi di F24web, F24online, o un intermediario come il Caf). 

F24 cartaceo, chi può ancora usarlo 

Si può ancora utilizzare il classico modello cartaceo se si ha un importo da pagare inferiore ai 1000 euro, se non vi sono crediti in compensazione, o se si ha un modello precompilato dell'ente impositore.

Fino al 31 dicembre, il modello F24 cartaceo per versamenti rateali di contributi, tributi ed altre entrate. anche se le somme sono superiori ai 1000 euro. Questo via libera vale per chi ha da pagare somme superiori ai 1000 euro, crediti in compensazione e saldo zero. Anche chi ha diritto ad agevolazioni fiscali può usare il modello cartaceo, se le agevolazioni sono intese nella forma di crediti di imposta.