Dopo un periodo di prova in cui si poteva decidere se usare o meno il bancomat come strumento di pagamento si è passati alla condizione di obbligatorietà, a tutt'oggi però pur essendo obbligatorio l'uso del pos (point of sale) nello studio di un libero professionista (medico, architetto, avvocato, ingegnere ecc.) non essendoci sanzioni non viene usato da tutti anche ecco perché il Governo ha intenzione di passare alle vie di fatto con multe per chi viola la norma.

Da ciò deriva una proposta che vuole disporre l'introduzione di sanzioni per i trasgressori ma anche riduzioni degli oneri per l'uso del pos.

Dal 1 luglio 2014 gli studi dei liberi professionisti sono tenuti a usare il pos per i pagamenti, questa misura è stato introdotta come strumento di lotta all'evasione fiscale, una norma accolta con accese polemiche ritenuta  "vessatoria e costosa" in quanto sui fruitori graverà una spesa lorda annuale di 1700 euro.

Dalla norma scritta alla reale applicazione ce ne passa, anzi alla luce di quanto si vuole adesso fare è chiaro che il provvedimento disposto per tutti senza sanzione ha di certo avuto ben poca realizzazione pratica.

Per far diventare la misura operativa il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, in commissione Finanze alla Camera, ha dichiarato che adesso si vuol procedere ad attuare sanzioni per coloro che non adempiranno all'obbligo.

Per quanto concerne i costi per l'installazione dei pos è stato detto che per evitarli si procederà defiscalizzando, ciò è confermato da una risoluzione della Commissione Finanze che prevede l'addebito dei costi della moneta elettronica allo Stato e alle banche.


Non sono mancati all'uscita del decreto ricorsi al Tar tra cui quello di associazione di categorie degli architetti, che hanno segnalato come si possano usare altri strumenti che hanno il carattere della tracciabilità per il pagamento di quanto dovuto ai liberi professionisti senza usare il pos.


L'obbligo della moneta elettronica è previsto per somme al di sopra di 30 euro ma per i liberi professionisti con un fatturato oltre 200 mila euro

La norma così impostata varrà solo per sei mesi da luglio 2014 decorsi i quali si applicherà anche a chi ha un reddito inferiore ai 200 mila euro.

Associazioni di categorie a tutela dei consumatori hanno peraltro evidenziato che l'introduzione negli esercizi e negli studi dei pos potrebbe determinare costi ulteriori troppo onerosi per dotarsi degli stessi che finirebbero alla fine addossati ai cittadini

La moneta contate ha un vantaggio il costo zero invece i servizi con bancomat hanno un costo variabile, che i negozianti e i professionisti a tal punto per non dover pagare loro questa somma ulteriore finirebbero con il caricare sul prodotto e sul servizio fornito che andrebbe ad aumentare la somma pagata dal cittadino.