Il 16 dicembre si sta avvicinando e, a malincuore, milioni di italiani pagheranno l'ultima gabella del 2014 per quanto riguarda gli immobili ovvero l' Imu e il saldo della Tasi 2014. Infatti tra poco più di una settimana dovrà essere versato il saldo della tassa sui servizi indivisibili e dell'Imu sulle seconde case, vedremo quanto si pagherà di media in città come Roma e Torino, mentre, giungono importanti novità sul pagamento dell' Imu che sembra aver avuto un rinvio per i terreni montani al prossimo anno.
Abbiamo già parlato in precedenti articoli su come calcolare l'importo, su come effettuare il pagamento e quali codici tributo utilizzare, adesso torniamo sull'argomento Tasi ed Imu cercando di fare vedere quanto graveranno le tasse sui contribuenti.
I proprietari di prima casa dovranno pagare il saldo Tasi 2014 ma non l'Imu (in quanto abolita per le prime case), mentre i cittadini con più di una casa dovranno pagare sia la Tasi che l'Imu, anche se quest'ultima può essere azzerata completamente in alcuni comuni. Il 16 dicembre saranno chiamati a pagare la Tasi, non solo chi ha versato gli acconti di giugno e di ottobre ma anche chi abita nei 629 Comuni che non avevano comunicato al Ministero delle Finanze le proprie delibere comunali. Secondo i calcoli del sindacato Uil, l'importo Tasi 2014 che peserà ad ogni famiglia circa 156 euro di media. In cima alle classifiche per il pagamento dell'imposta più alto c'è Torino con i suoi 403 euro medi a famiglia, al secondo posto c'è la capitale Roma, con un importo medio di 391 euro medi e sul terzo gradino del podio la piccola città di Siena con 356 euro medi a famiglia.
Le novità Imu sui terreni agricoli montani: il governo va verso il rinvio del pagamento
Ma le novità più importanti sul tema del pagamento dell' Imu riguardano il probabile rinvio della tassa per i terreni agricoli montani con altezze superiori ai 600 metri. Con questa norma il governo Renzi aveva messo in preventivo di recuperare ben 350 milioni di euro ma adesso sembra che ci sia stato uno stop in Parlamento.
I proprietari di terreni agricoli erano esentati dal versamento dell'Imu in quanto si trovano in comuni considerati montani. Secondo le nuove disposizioni infatti sono esentati dal tributo solo i terreni sopra i 600 metri di altezza ( per il calcolo fa fede l'altezza del comune non del singolo terreno) mentre i terreni compresi tra i 281 metri e i 600 metri l' Imu sarebbe pagata da tutti ad eccezione dei braccianti agricoli e dei coltivatori diretti.
A difendere l'esenzione dei terreni agricoli montani erano scesi in campo oltre alle associazioni dei comuni anche esponenti politici come lo stesso ex ministro Agricoltura nel precedente Governo Nunzia De Girolamo che, insieme ad una parte dello stesso partito del premier sta spingendo per l'abolizione della norma ottenendo al momento il solo rinvio della discussione a giugno prossimo. Pare quindi che il nodo rimanga irrisolto, infatti, anche se il rinvio del pagamento sembra quasi fatto, il Governo rimane fermo sull'intenzione di far cassa comunque cercando di aggiustare il tiro per quanto riguarda le esenzioni e i soggetti da colpire.