Con il mese di gennaio arriva la polemica sull'imposta da pagare del Canone Rai, la tassa che deve essere versata da chi possiede apparecchi audio e televisivi. Vediamo di seguito tutto quello che c'è da sapere di questo balzello tramite 5 domande e risposte.

1. Quando è prevista la scadenza per il pagamento di questa tassa?

Come ogni anno la scadenza è stata fissata per il 31 gennaio 2015, anche se si prevede una eventuale proroga per il mese successivo.

2. Quanto si deve pagare?

L'importo da pagare è di 113,50 euro, lo stesso valore dell'anno scorso.

C'è anche la possibilità di pagare in due rate di uguale importo di 57,92 euro con le seguenti scadenze: prima rata entro il 31 gennaio, seconda rata entro il 31 luglio; oppure quattro rate dello stesso importo di 30,16 euro con scadenze 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre.

3. A chi spetta il pagamento?

Il pagamento di questa imposta spetta a tutte quelle persone che sono in possesso di dispositivi che ricevono sia canali radiofonici che televisivi; quindi non solo tv ma anche radio, telefoni di ultima generazione e computer.

4. Chi può chiedere l'esenzione dal pagamento?

Tutti i cittadini che hanno più di 75 anni ma con un reddito al di sotto di 6713,98 euro. Sono esentati dal pagamento anche quelle attività commerciali dove si effettuano interventi di riparazione di apparecchi audio e televisivi.

Un modo per non gravare sugli esercizi commerciali già colpiti da altre tasse in questo momento di forte crisi economica. Sono esentati anche tutti i militari appartenenti alle forze armate italiane all'interno di edifici militari, caserme, aeroporti e sale convegni. Rientrano in questa categoria anche i militari stranieri della Nato che sono di servizio in Italia.

5. In che modo si può chiedere l'esonero dal pagamento?

L'esonero dal pagamento non avviene in automatico ma bisogna produrre apposita domanda on line oppure negli uffici predisposti presentando tutti i documenti necessari. Per i militari stranieri appartenenti alla Nato si deve produrre domanda tramite il proprio Comando di appartenenza oppure utilizzando un'autocertificazione.