Con il 730/2015 i lavoratori dipendenti possono conguagliare il bonus irpef di 80 euro che hanno percepito mensilmente in busta paga, richiedendo la differenza non percepita o restituendolo in caso di erogazione non spettante. Una particolare categoria di lavoratori non ha però ancora percepito nulla di quanto gli spettava in relazione al bonus irpef di 80 euro mensili previsto dal governo Renzi per l'anno 2014: sono i lavoratori addetti ai servizi domestici: colf, badanti e baby sitter.

Questi lavoratori, infatti, essendo alle dipendenze di privati cittadini, non hanno un datore di lavoro che riveste la qualifica di sostituto d'imposta e che quindi possa erogare mensilmente il bonus di 80 euro in busta paga.

Per colf, badanti e baby sitter, quindi la possibilità di recuperare la somma, che può raggiungere i 640,00 euro, relativa al bonus irpef per l'anno 2014 è rappresentata unicamente dalla presentazione della dichiarazione dei redditi modello 730/2015 o modello Unico/2015.

La soluzione consigliata è quella di avvalersi del modello 730/2015, in quanto, da qualche anno, l'agenzia delle entrate concede la possibilità di presentare il modello 730 anche a coloro che non hanno un sostituto d'imposta mediante la compilazione del "modello 730 senza sostituto" da inviare direttamente all'amministrazione finanziaria che si occuperà di erogare direttamente il rimborso spettante al contribuente entro la fine dell'anno.

In alternativa esiste sempre la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi tramite il modello Unico 2015, ma in questo caso l'agenzia delle entrate erogherà il rimborso spettante, in caso di dichiarazione a credito, non prima di due anni dalla data di presentazione.

Naturalmente anche per colf, badanti e baby sitter valgono le stesse regole previste per tutti gli altri lavoratori dipendenti; per avere diritto al bonus di 80 euro è necessario che abbiano percepito nel 2014 un reddito complessivo non superiore a 26.000 euro e non inferiore a 8.000 euro.

I lavoratori domestici che si trovano in queste condizioni possono quindi recarsi presso i Caf o gli altri intermediari abilitati e, presentando la sola certificazione rilasciata dal datore di lavoro, richiedere con il modello 730/2015 il bonus irpef spettante.