La sentenza della Cassazione è stata chiara: anche gli istituti religiosi dovranno pagare l'Ici sugli immobili di Livorno. Un verdetto discriminate secondo i vescovi, rappresentati da monsignor Nunzio Galantino (segretario generale della Cei).Iintervistato dall'agenzia di stampa Adnkrons, il prelato ha rivelato di essere preoccupato e amareggiato ''di fronte a una sentenza di natura ideologica''. Con questo provvedimento alcuni sacerdoti hanno parlato della possibilità di chiudere i loro istituti.

Sentenza storica Cassazione: chiesa paghi l'Ici

L'Ici (imposta comunale sugli immobili) sostituita dall'Imu, si è abbattuta come un fulmine a ciel sereno sul mondo ecclesiastico infiammando lo scontro tra religiosi con una parte della classe politica, che negli ultimi mesi è impegnata in una radicale trasformazione della scuola italiana.

Due istituiti religiosi livornesi. la scuola dell'Immacolata e Santo Spirito, in base al provvedimento della Consulta, dovranno sborsare all'erario oltre 422 mila euro per il periodo di corrispondenza 2004-2009. Così la quinta sezione civile della Cassazione (sentenze 14225 e 14226 depositate l'8 luglio) ha riconosciuto legittima la richiesta Ici del 2010 fatta dal comune di Livorno, al riguardo di due immobili presenti nel territorio e gestiti da enti religiosi. L'approvazione di fatto ha provocato un calderone nel mondo ecclesiastico, fino ad affacciarsi l'eventualità della chiusura delle scuole paritarie, come ha annunciato don Francesco Macrì, presidente della Federazione istituti di attività educative.

Ici paritarie: alcuni reazioni politiche negative

Come riportato dal giornale l'Avvenire, l'ordinanza delle Cassazione che vincola alcuni istituti religiosi di Livorno al pagamento dell'Ici ha suscitato delle reazioni politiche negative. In merito alla questione, Giuseppe Fiorucci (esponente del Partito Democratico), ha parlato di un sistema scolastico italiano che per legge è paritario, la Buona Scuola Renzi, secondo l'ex ministro dell'istruzione, lo rafforza.

Purtroppo questo capitolo rischia di far chiudere tutte le scuole private parificate, che al pari di quelle statali, hanno la facoltà di rilasciare un attestato di diploma di scuola superiore, valido al proseguimento degli studi universitari. In questo modo, c'è il pericolo di cancellare il diritto di scelta, modificando la scuola solo per i ricchi.

Un grave danno - ha continuato Fiorucci - per lo stato, nonché una violazione ai diritti costituzionali. Nel nostro paese il 40% di bambini, che frequentano la scuola materna, potrebbero rimanere senza scuola. Anche Maurizio Lupi ha parlato di una sentenza discriminatoria, che potrebbe generare una preoccupante disparità. Il capogruppo dell'Area Popolare alla Camera ha voluto ricordare, che gli istituti statali e le scuole paritarie per legislazione, fanno parte del nostro sistema pubblico, poiché ambedue offrono lo stesso servizio. Secondo voi è giusto far pagare l'Ici ai due istituti religiosi livornesi?