L'Agenzia delle Entrate cambierà strategia per combattere l'evasione fiscale. Nell'ottica di una maggiore vicinanza ai comuni cittadini per indurli a provvedere volontariamente al versamento dei tributi, ci saranno meno controlli formali e diminuirà la ricerca dell'errore involontario. L'Agenzia ha già da tempo abbandonato la caccia agli sbagli di poco conto e non cerca più di fare dei recuperi formali per importi esegui che, oltre ad essere poco efficaci, rendono il fisco nemico dei contribuenti comuni. Una maggiore trasparenza e un approccio più semplice per tutti sono i concetti principali che l'Agenzia metterà in atto nel 2016, concentrandosi maggiormente sulle situazioni di rischio rilevante.
La sfida maggiore sarà quella di indirizzare le energie su situazioni di effettivo pericolo, e avviare le indagini finanziarie solo dopo un'attenta analisi e quando sarà già in corso un'attività istruttoria.
Controlli scrupolosi verso i grandi evasori e lotta alle frodi
Nel 2016 la qualità dei controlli verrà affinata ancora di più e si utilizzeranno maggiormente le informazioni a disposizione; le stesse banche dati verranno continuamente aggiornate ed eventualmente corrette. In questo modo sarà possibile conoscere le attività finanziarie all'estero e bloccare il noto flusso di capitali fuori dal Paese per evitare di pagare le tasse in Italia. Saranno messi in atto più controlli nei confronti dei grandi evasori e sarà meno serrata la ricerca dell'errore per importi piccoli, anche nell'ottica di incentivare l'adempimento spontaneo dei contribuenti e minimizzare i controlli inutili.
L'Agenzia delle Entrate contrasterà con decisione le frodi fiscali internazionali, potenziando le comunicazioni con le autorità estere e riservando particolare attenzione alle frodi sull'Iva intracomunitaria e le fatture false. Tutto questo nella prospettiva di rendere il Fisco più efficace nella lotta contro chi veramente danneggia l’economia nazionale ed essere più vicino ai contribuenti comuni, semplificando tutte le procedure della dichiarazione dei redditi e avendo più tolleranza verso gli errori di poco conto.