Una cosa risaputa è che le spese mediche sostenute lo scorso anno, cioè nel 2016 sono detraibili nella dichiarazione dei redditi, sempre al 19%. Sia che si utilizzi il 730 precompilato, quello normale o il nuovo modello Redditi PF, che ha sostituito il modello Unico, bisogna sapere bene come fare per scaricarle, quali spese si possono detrarre e che documenti servono. La stagione del 730 partirà ufficialmente il 15 aprile, ma già oggi i contribuenti sono alla ricerca di tutta la documentazione che serve per ottimizzare la dichiarazione che si andrà a presentare.

Precompilato e tessera sanitaria

Siamo al terzo anno di azione del 730 precompilato, quello con diversi dati già presenti nella dichiarazione dei redditi scaricabile dal cassetto fiscale di ciascun contribuente. Dopo l’avvio sperimentale della dichiarazione precompilata, questa, oggi ha molti più dati già presenti, anche le spese sanitarie sostenute. Il sistema tessera sanitaria ha obbligato studi medici, farmacie e qualsiasi altro soggetto abilitato a vendere servizi, visite e medicine, a trasmettere tutti i dati di queste spese, cittadino per cittadino. L’invio dei dati, tra proroghe e critiche al sistema è appena scaduto il 9 marzo.

Oggi quindi, nei 730 precompilati che il Fisco metterà a disposizione dei contribuenti, le spese mediche sono complete, o almeno così dovrebbe essere.

Nei righi E1, E2, E3 ed E254 del 730, queste spese saranno già presenti. Si tratta di quelle per l’acquisto di farmaci, le visite specialistiche, quelle ambulatoriali, i ticket, l’acquisto di protesi, quello di strumenti medici, le cure odontoiatriche ed oculistiche e così via. Necessario sarà fare un controllo sulla veridicità dei dati, perché è possibile che nella trasmissione di questi dati, qualcosa sia andato storto e se negli altri anni, il 730 precompilato ha avuto problemi per dati meno complessi come le detrazioni per carichi di famiglia, ipotizzare qualche anomalia non è esercizio azzardato.

Documenti necessari

In linea di massima, meglio controllare e conservare la documentazione classica per queste spese detraibili. Primi tra tutti, gli scontrini fiscali contenenti natura, quantità e qualità dei medicinali acquistati, il codice alfanumerico posto sulla confezione delle medicine e il codice fiscale del soggetto che acquista le medicine.

Per i dispositivi medici, la fattura di acquisto, con il nome del soggetto che ha venduto ed i dati degli acquirenti. Per protesi e strumenti che non rientrano tra i dispositivi medici, sempre la fattura, ma anche la prescrizione del medico. Nel caso in cui l’acquisto sia fatto presso esercenti diversi da quelli che svolgono professione sanitaria, basta una autocertificazione nella quale si dichiara la necessità di aver acquistato la protesi, quella relativa alla patologia del soggetto. Anche per l’acquisto di strumenti volti a facilitare la vita per soggetti disabili, necessaria la fattura di acquisto e la certificazione del medico che attesti come lo strumento acquistato (anche informatico o tecnologico), sia strettamente necessario al paziente.