La forte pressione fiscale continua ad essere fortemente sentita dagli italiani e le cose purtroppo, ad oggi, non sembrano destinate a migliorare da questo punto di vista. Gli aumenti questa volta riguardano in particolare le Tasse di successione e donazione le quali, a seguito della Manovra bis da 3, 4 miliardi da presentare all’Europa entro aprile, potrebbero crescere ulteriormente.
Secondo il banchiere Paolo Cardenà “la crescita dell’economia nostrana rimane debole e stagnante rispetto all’economia globale” e si inserisce in un quadro economico davvero desolante, dove i livelli record del debito pubblico diventano sempre più insostenibili. A questo inoltre si aggiungono i 3,4 miliardi di euro chiesti dall’Unione Europea che, inevitabilmente, spingono il nostro Paese ad adottare delle misure fiscali ben precise, col fine ultimo di reperire le risorse necessarie per fronteggiare il problema.
Per questo motivo la tassazione su successione e donazione rischia seriamente di essere colpita.
Essa, infatti, è in Italia molto bassa rispetto ad altri Paesi europei e dunque, nella corsa all'accaparramento delle risorse destinate a coprire il debito, lascerebbe molti più margini di intervento al Governo. Da queste imposte, ad oggi, l’Italia incassa solo poco meno di 600 milioni di euro annui, una cifra trascurabile considerando le somme sopra citate. Il Governo gentiloni, dal suo canto, sembrerebbe deciso ad aumentare le accise su carburanti e tabacchi, ma il gettito che ne deriverebbe non sarebbe tale da coprire quei 3,4 miliardi di euro chiesti da Bruxelles. Al contrario, invece, se si decidesse di intervenire sulla tassazione fiscale in materia di successione e donazione, allora si potrebbero ottenere più di 10 miliardi di euro.
La decisione non andrebbe a giovare alle tasche di eredi e donatori ma sicuramente farebbe bene alle casse dello Stato.
Stando alle ultime notizie, tuttavia, il Governo Gentiloni sembra più orientato verso un taglio della spesa e un aumento delle accise. La discussione è ancora aperta.