La crisi economica in cui riversa lo Stato Italiano nell'ultimo periodo sta investendo soprattutto le famiglie con reddito basso. Mancanza di lavoro e/o un'entrata insufficiente a far fronte a tutte le spese legate ai consumi quotidiani sono alla base di un disagio diffusissimo nel Paese. Per andare incontro a queste esigenze è stato pensato il reddito di inclusione, un aiuto economico pari ad un massimo di 480 euro destinato alle famiglie in difficoltà.
Come funziona il Reddito di Inclusione
È stato approvato infatti in via definitiva dal Senato il testo del disegno di legge n.
2494, ovvero la Delega recante norme relative al contrasto della povertà che introduce nel nostro ordinamento il Reddito di Inclusione (ReI). Il sostegno, così come pensato, andrà a sostituire l’attuale Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA) pari a 400 euro mensili. Il DDL è stato approvato a Palazzo Madama con 138 sì, 71 no e 21 astenuti, ed apre le porte all'attesissimo decreto attuativo, il quale dovrà essere emanato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti in tempi brevi e in linea con le esigenze dei piani di Welfare attuali.
L'obiettivo è quello di assicurare alle famiglie a rischio povertà un reddito minimo sufficiente, e il tutto dovrà essere coordinato con i progetti promossi dai servizi sociali, i quali dovranno promuovere progetti di inclusione attiva e a favore delle famiglie più disagiate.
Ministero del Lavoro e quello delle Politiche sociali infatti coordineranno i loro interventi e lavoreranno insieme sulla costituzione di nuovi gruppi di lavoro, insieme alle parti sociali e agli organismi rappresentativi degli enti del Terzo settore, al fine di valutare e incentivare nuove proposte in materia di contrasto della povertà.
Requisiti, tempi di fruizione, importo esatto e modalità di pagamento verranno definite dal decreto attuativo sopra citato, ma si prevede comunque una durata limitata dell’erogazione dell’assegno, rinnovabile solo previa verifica della sussistenza dei requisiti richiesti. Quello che è certo è che il reddito di inclusione sarà proporzionale al grado di povertà, e terrà conto dei bambini, delle donne in stato di gravidanza, dei soggetti portatori di handicap e dei disoccupati over 55 che sono a carico della famiglia.