Il governo, per rispettare gli impegni presi in sede europea, dichiara guerra finalmente, verrebbe da dire, ai 'portoghesi' dei mezzi pubblici, cioè a tutti coloro che, per pigrizia o perché ritengono di essere più furbi degli altri, non pagano il biglietto. E se hanno il ticket, non lo convalidano, che poi è la stessa cosa. Da domani, chiunque verrà colto in flagrante in questa situazione potrà vedersi comminata una multa anche di 200 euro.
Questa volta il governo ha predisposto, nella manovra bis varata martedì e di cui ieri l'Ansa aveva dato alcune anticipazioni, un provvedimento serio per il settore dei mezzi pubblici, anche se dal punto di vista della detrazione del 19% sugli abbonamenti ancora non si è sicuri di trovare le coperture necessarie.
Infatti, non solo si sono inasprite le sanzioni, ma si sono anche aggiunti degli utili ausili per l'accertamento delle violazioni. Ad esempio, si è previsto che i vari gestori del servizio pubblico di trasporto, sia regionale che municipale o locale, se in stato di sotto organico, possano stipulare contratti con società terze che forniranno il servizio di accertamento, con propri dipendenti, quindi, in funzione di controllori.
Inoltre, le immagini registrate dalle telecamere presenti sul mezzo o sulla banchina potranno essere utilizzate per costituire la prova dell'avvenuta violazione.
La manovra tassa i giochi al 12%
Come indicato sopra, il governo nel testo della manovra appena approvata, ha innalzato l'aliquota di tassazione sulle vincite ai giochi di importo superiore ai 500 euro, passandola dall'attuale 6% al 12%.
Stessa sorte per l'imposizione sulle macchinette mangia soldi, le slot machine, che, come riferisce il Corriere della Sera, passa al 18,5% e le videolottery che vengono ora tassate al 6%.
Inclusa nella manovra bis anche una disposizione relativa agli affitti per meno di 30 giorni, che dal prossimo mese di maggio saranno assoggettati all'imposta 'cedolare secca', quindi ad un prelievo del 21%.
Ma la manovra non è stata studiata per colpire solo le micro evasioni, che comunque, tutte insieme incidono e non poco. Infatti è stata introdotta anche una postilla che riguarda i beni pignorabili. La normativa previgente, infatti, impediva il pignoramento di beni che avessero, singolarmente, un valore inferiore ai 120 mila euro. D'ora in poi, tale importo sarà cumulativo. Cioè il pignoramento potrà essere comunque eseguito, basta che il valore sommato dei beni del soggetto pignorati sia superiore ai 120 mila euro.