La crisi ha colpito proprio tutti: è il caso anche delle Università italiane, che registrano un numero di iscritti in calo nell'ultimo decennio. Per questo motivo, è giunta l'ora di introdurre dei cambiamenti. Dopo l'approvazione della Legge di Stabilità, gli Atenei sono chiamati ad adattarsi alle nuove regole, aggiornando le guide al pagamento delle Tasse per l'anno accademico 2017-2018. Le misure inerenti il diritto allo studio si applicano alle sole Università pubbliche.
Brevi cenni sulle misure da adottare
Uno dei cambiamenti di maggior impatto sarà l'esenzione totale dalle tasse, che agevolerà i nuclei familiari con un reddito Isee inferiore a 13.000 euro.
Per rientrare nella "no tax area" occorre essere iscritti al massimo fino ad un numero di anni pari alla durata legale del corso di studi più un ulteriore anno. Inoltre gli studenti già iscritti presso gli Atenei che rientrano nella fascia reddituale Isee al di sotto dei 13.000 euro, per usufruire dell'esenzione devono soddisfare anche i requisiti di merito entro la data del 10 agosto: gli iscritti al secondo anno devono aver conseguito 10 cfu, mentre quelli appartenenti agli anni successivi devono averne conseguiti 25 nei 12 mesi antecedenti.
Altro intervento importante riguarda le agevolazioni nel pagamento delle tasse per gli appartenenti a nuclei familiari il cui reddito Isee è compreso tra i 13.000 e i 30.000 euro.
In questa fascia, infatti, l'ammontare della retta complessiva da pagare non potrà superare il 7% della quota Isee eccedente i 13.000 euro. Gli studenti potranno beneficiare dell'agevolazione (come per l'esenzione) solo se iscritti al massimo fino al primo anno fuori corso. Tuttavia il contributo onnicomprensivo per iscritti fuori corso, rientranti nella fascia di reddito Isee inferiore a 30.000 euro, sarà agevolato in base a un diverso parametro (descritto dal comma 258, dell'articolo 1 della legge).
Con la manovra vengono stanziati fondi per 400 borse di studio, ciascuna del valore di 15.000 euro, con l'obiettivo di favorire le iscrizioni all'Università o agli Afam di studenti provenienti da famiglie con reddito inferiore ai 20.000 euro.
L'UNIBO già in linea con le nuove procedure
L'Università Alma Mater Studiorum è stata celere nel recepire i criteri di determinazione dettati dalla Legge di stabilità, innalzando la soglia della "no tax area" fino a 23.000 di reddito Isee.
L'Ateneo bolognese ha anche realizzato un video-guida (disponibile su YouTube), che illustra la procedura per fruire delle esenzioni e agevolazioni previste nel nuovo anno accademico. Inoltre, sul sito, ha messo a disposizione un simulatore per conoscere preventivamente l'importo dei contributi per coloro che non possono usufruire dell'esenzione. Infine sono stati pubblicati anche i bandi per la richiesta di borse di studio, alloggio, ristorazione e part-time, e bandi di ricerca. Oltre ad una crescita della reputazione, per l'istituto bolognese si prospetta anche un incremento delle iscrizioni.