Non si tratta di una manovra in grande stile, ma comunque sembra avere tutte le caratteristiche di un condono. Infatti, nelle pieghe del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2018, in questi giorni in discussione in Parlamento, tra i molti emendamenti presentati ne è presente uno uno che istituisce un vero e proprio mini - scudo fiscale pensato su misura per determinate categorie, in particolare italiani ex residenti all'estero iscritti all'AIRE, anagrafe dei residenti all'estero e frontalieri.

Cosa prevede la nuova mini sanatoria

Secondo quanto trapelato dalle aule parlamentari questi soggetti potranno regolarizzare la propria posizione con il Fisco italiano, sopratutto riguardo alle somme depositate in conti correnti domiciliati all'estero, con il pagamento di una sanzione pari al 3% del valore delle giacenze alla data del 31 dicembre 2016 e la contemporanea presentazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi.

Tutto questo in aperta violazione degli obblighi di monitoraggio. Cosa che ha fatto gridare molti all'ennesimo condono. Si tratta, in effetti, di una scelta diametralmente opposta rispetto anche solo alla ultima voluntary disclosure dove veniva richiesto al soggetto interessato il pagamento delle imposte nella loro interezza.

Quali beni sono ricompresi e come fare domanda

Secondo il testo dell'emendamento, presentato dal Senatore del Pd Claudio Micheloni e approvato dalla Commissione Bilancio del Senato, nella mini - sanatoria rientreranno anche gli immobili detenuti dai richiedenti nello Stato estero dove hanno svolto la loro prevalente attività lavorativa. Ma vediamo di capire come si potrà accedere al nuovo mini scudo.

La procedura, in effetti, è molto semplice. Basterà presentare una semplice istanza da parte del soggetto ex residente all'estero entro la data limite del 31 luglio 2018. Successivamente all'accoglimento dell'istanza si dovrà procedere a sanare le violazioni effettuando il pagamento che potrà, a scelta del contribuente, avvenire o in unica soluzione entro il 30 settembre 2018, oppure si potranno effettuare tre versamenti consecutivi il primo dei quali sempre entro il 30 settembre.

Per spingere il maggior numero di contribuenti ad aderire a questo mini - scudo l'emendamento approvato prevede, inoltre. che i poteri di accertamento del Fisco sulle somme da regolarizzare con li pagamento del 3% siano prorogati fino al 30 giugno 2020. Inoltre, questo scudo non sarà utilizzabile su somme già oggetto di collaborazione volontaria.