fisco: "Caro amico contribuente ti scrivo". Potrebbe essere questo l'inizio della lettera che sta per arrivare ai cittadini italiani. La novità riguarderà, in base a quanto è stato calcolato, addirittura un numero che si aggira intorno a 20 milioni di persone. Non ci sarebbe distinzione di reddito e la missiva potrebbe essere recapitata già con la primavera. Secondo le indiscrezioni l'Agenzia delle Entrate avrebbe scelto di inserire questa lettera, che forse è più corretto chiamare prospetto informativo, insieme alle comunicazioni tradizionali che vengono spedite al contribuente.

Tabelle, grafici e calcoli sarebbero spiegati nel modo più semplice possibile, con lo scopo di un fisco che risulti vicino ai bisogni della cittadinanza e comprensivo di tutte le esigenze, a partire da quelle che riguardano i temi più importanti. Non sarà il postino a portare questa lettera inizialmente. Toccherà per primo a chi ha compilato la dichiarazione dei redditi elettronica. In seguito il foglio verrà recapitato anche agli altri, magari allegato alla documentazione che si riceve, ad esempio, quando si regolarizzano alcuni errori.

Fisco più trasparente e contribuenti più consapevoli

La trasparenza è un argomento estremamente sentito dagli italiani, specialmente quando si parla di tasse.

L'idea di non sapere dove vanno a finire i soldi che vengono pagati, spesso con enormi sacrifici, è il nemico principale da combattere. Un fisco più trasparente sarebbe anche un punto di riferimento che si rispetta con maggiore comprensione, anche se l'ammontare è una bella fetta del bilancio familiare. Il contribuente consapevole sarebbe più favorevole a pagare le tasse quando sa che il 10% va a finire nell'istruzione e il 15% va nella sanità e nelle cure mediche.

La teoria della "spinta gentile" e il modello britannico

Dietro a questa interessante novità ci sarebbe la teoria del Premio Nobel americano Thaler. La cosiddetta spinta gentile è lo stimolo positivo che serve per fare la cosa giusta. C'è anche un precedente analogo nel modello britannico che, come noto, tratta molto attentamente la materia del welfare.

Non è stato reso pubblico alcun conteggio di quanto possa incidere concretamente un'iniziativa di questo tipo. Il fisco amico è un miraggio in un Paese che troppo spesso si trova di fronte all'oppressione delle tasse da un lato e l'evasione fiscale a livelli inaccettabili dall'altro lato. Rendere i cittadini partecipi a questa scelta di civiltà servirà a far emergere un po' di economia sommersa?