Il Sindaco di Riace è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. La notizia ha subito avuto una risonanza mediatica gigantesca, proprio perché il cosiddetto modello Riace aveva suscitato grandi entusiasmi nel popolo della sinistra e negli osservatori di tutto il mondo. Esponenti politici del calibro dell'ex Presidente della Camera Laura Boldrini e figure intellettuali come Roberto Saviano si erano pubblicamente complimentati con Mimmo Lucano, che era riuscito a far rivivere borghi abbandonati e destinati allo spopolamento proprio grazie alle buone pratiche di accoglienza.

L'attivazione delle borse lavoro aveva funzionato benissimo sia per la formazione sia per l'occupazione. Dalle prime indiscrezioni giornalistiche sull'indagine però sarebbe emerso un metodo consolidato di facilitazione dei permessi di soggiorno, anche sulla base di matrimoni combinati. Secondo l'opinione di Saviano, il Sindaco avrebbe fatto solo disobbedienza civile contro una serie di leggi ritenute ingiuste, ma senza alcun tornaconto economico o personale.

Le perplessità sull'accusa

Alle prime ore del mattino si presentano i finanzieri di Locri presso l'abitazione del Sindaco. Bussano alla porta e consegnano l'ordinanza con la misura cautelare della custodia. Arresti domiciliari per Mimmo Lucano e divieto di dimora per Tesfahun Lamle, la sua compagna.

L'ordine arriva dal gip che opera per conto della Procura della Repubblica di Locri. Nel mirino ci sono i fondi destinati all'accoglienza che in questi anni sono stati erogati dalla Prefettura di Reggio Calabria e dal Ministero dell'Interno. L'accusa è quella di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma ben presto si apprende che non si tratta di un'azione criminosa finalizzata al lucro.

Sotto la lente d'ingrandimento anche l'affidamento diretto della raccolta dei rifiuti. In realtà non è la prima volta che Mimmo Lucano deve affrontare un problema giudiziario poiché, appena un anno fa, la medesima Procura lo aveva iscritto nel registro degli indagati per truffa e concussione. L'ipotesi per questi reati era stata formulata in merito ai bonus e alle borse lavoro, strumento principale delle buone pratiche di accoglienza del modello Riace.

Il Procuratore era lo stesso Luigi D'Alessio che ha disposto questo ennesimo provvedimento.

Le reazioni del mondo politico sull'arresto del Sindaco di Riace

Non si è fatto attendere il primo commento di Matteo Salvini. Su Twitter il leader della Lega ha chiesto ai propri followers cosa diranno Saviano e i "buonisti". Nel contempo ha colto l'occasione per rilanciare lo slogan sulla chiusura dei porti. Proprio Saviano, a stretto giro, ha risposto ai giornalisti commentando l'episodio ed etichettandolo come il primo passo nella direzione di uno Stato autoritario. Dichiarazioni forti quelle dell'intellettuale che ha sempre avuto grande rispetto per la magistratura e che in questo caso parla addirittura di clima da regime.

Ma Salvini non è l'unica voce che esulta dal Ministero degli Interni. Anche il sottosegretario del M5S Carlo Sibilia, all'interno di un post pubblicato sul blog pentastellato, sostiene che l'accoglienza targata PD ha prodotto più indagati che migranti integrati.

Chi è Mimmo Lucano

Mimmo Lucano è un tipo vulcanico che si è sempre detto anarchico. Anche nelle intercettazioni emerge un tratto caratteriale spigliato, con l'unico obiettivo di fare la cosa che viene considerata giusta, senza preoccuparsi troppo che anche la legge la consideri tale. "Proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge", ammette in una dichiarazione intercettata oggetto dell'inchiesta. Il modello Riace creato da Mimmo Lucano funzionava benissimo: si erano ripopolate località destinate al declino e gli abitanti non avevano alcun problema di convivenza con le altre culture.

Anzi, a Riace i cittadini e i richiedenti asilo si scambiavano competenze, si insegnavano mestieri e contribuivano a creare insieme una rete solidale molto più forte del pregiudizio. Quando i soldi dell'accoglienza non arrivavano, Mimmo Lucano studiò una soluzione che ancora una volta era singolare e che aggirava i problemi: stampare moneta. I soldi non erano altro che buoni raffiguranti personaggi come Che Guevara, Gandhi e Peppino Impastato.