Il Terremoto dell'Aquila del 2009 consiste in una serie di eventi sismici, iniziati nel dicembre 2008 e terminati nel 2012, con epicentri nell'intera area della città, della conca aquilana e di parte della provincia dell'Aquila. La scossa tragica e principale si verificò il 6 Aprile 2009, alle 3:32 di notte. Il numero delle vittime di quella terribile tragedia è stato di 309.

1,600 furono i feriti e circa 10 miliardi di euro i danni stimati.

La richiesta della Commissione Europa

A fronte di tale situazione il Governo varò sia un sussidio per l'autonoma sistemazione per chi perse la casa, sia un sussidio di disoccupazione per la perdita del lavoro. Come ulteriore contromisura l'evento ha comportato il blocco del pagamento delle imposte da parte dei residenti e degli imprenditori dell'area colpita come previsto dal piano di intervento e ricostruzione del Governo e come accaduto in passato per altri terremoti italiani. Si tenterà, in seguito, di risollevare l'economia locale appoggiandosi il più possibile ad aziende e cooperative locali per la fornitura di materiali e opere utili alla ricostruzione.

L'Europa però ha fatto scattare una procedura d'infrazione per l'Italia, in quanto ha considerato la sospensione delle tasse come un aiuto di Stato. Ovviamente si sta parlando di cifre importanti, diversi milioni di Euro, e come prevedibile all'Aquila è scattata la protesta e una mobilitazione contro Bruxelles. Ben 9 nove anni dopo l'Europa si ricorda di questo aiuto e decide di colpire l'Italia, ma prontamente le istituzioni locali e le associazioni di categoria con i sindacati hanno reagito, mettendosi sul piede di guerra. Le associazioni appena elencate hanno già annunciato misure, anche clamorose, per impedire il pagamento della sanzione.

La reazione delle parti coinvolte

La Regione Abruzzo da parte sua ha già convocato la giunta e istituito un summit che coinvolge tutti i soggetti coinvolti, al fine di stilare un programma d'azione congiunto tra associazioni e forze politiche del territorio per rispondere a questa richiesta.

Molte imprese e partite iva, da parte loro, hanno già presentato ricorso al Tar: i giudici del tribunale amministrativo si riuniranno nel capoluogo abruzzese il 18 Aprile prossimo. Tutti i partiti abruzzesi sono compatti: "Questa è la madre di tutte le battaglie. Solo così si salva l'economia aquilana" dichiarano le forze politiche.