Si tratta di una cifra da capogiro: circa 100 miliardi di euro. A tanto ammonterebbe il maxi condono fiscale a cui sta, in queste ore, pensando il Governo per racimolare i denari necessari ad attuare la pace fiscale ma, soprattutto, per far partire la Flat tax e ridare ossigeno alle imprese e all'economia in generale, stimolando anche la ripresa occupazionale. A far trapelare la notizia sono state alcune indiscrezioni pubblicate su Repubblica. Ma come fanno notare diverse altre fonti giornalistiche, come il sito "Affari Italiani", il piano del Governo sarebbe, in realtà, quasi pronto.
E comprenderebbe non solo circa 50 miliardi di euro di ex cartelle Equitalia che non sono rientrate nella rottamazione bis, ma che sarebbero comunque esigibili. Ma anche diversi importi oggetto di liti fiscali, anche questi per un importo totale di circa 50 miliardi di euro.
Le intenzioni del Governo
Di conseguenza, flat tax, condono o maxi sanatoria e pace fiscale sono strettamente collegate nella logica dell'esecutivo. Infatti, come ha ben messo in evidenza il sottosegretario al Tesoro, Massimo Bitonci, in quota Lega, riferendosi alla pace fiscale ha precisato che questa deve essere ampia, generica, ma sopratutto strutturale. Per chiarire ulteriormente le idee, basti pensare che dei circa 50 miliardi di euro che costituiscono il totale delle liti fiscali ancora pendenti, circa il 90% si trova sotto la soglia dei 100 mila euro.
Di conseguenza, il provvedimento del Governo interesserebbe la stragrande maggioranza dei contribuenti ancora in contenzioso con il Fisco. Se, poi, a questo si aggiunge quanto dichiarato nei giorni scorsi dal Ministro dell'Interno e Vicepremier, Matteo Salvini, circa l'intenzione di cancellare le ex cartelle Equitalia di valore, anche qui, fino ai 100 mila euro che costituiscono circa il 96% degli importi iscritti a ruolo, si capisce quale portata abbia il provvedimento.
Il nodo coperture
Nelle intenzioni del Governo la maxi sanatoria dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 25 miliardi di euro di liquidità utilizzabile per finanziare la flat tax. Ma questa, una volta a regime, dovrebbe costare, complessivamente circa 50 miliardi di euro. Questo perché l'aliquota media fissata per il cosiddetto "saldo e stralcio" è stata fissata al 25%. Ma, nel caso di alcune famiglie in particolari difficoltà economiche le percentuali di stralcio potrebbero essere anche molto inferiori. Secondo le parole dello stesso Salvini si potrebbe arrivare a pagare solo il 10% del dovuto e, in alcuni casi particolarissimi, addirittura il 6%. È chiaro, quindi, che all'appello mancano altri 25 miliardi di euro. Se si tiene conto, poi, che il Governo ha stimato di ricavare da questa manovra almeno 60 miliardi di euro in due anni si capisce come il raggiungimento dell'obiettivo sia estremamente difficoltoso. La strada del Governo è difficile, ma i due leader del M5S e della Lega hanno preso degli impegni con gli elettori e ora devono percorrere una strada obbligata.
C'è da dire, come mette in evidenza "Affari Italiani", che la Lega ha sempre espresso delle riserve sull'entità del magazzino Equitalia effettivamente riscuotibile. Ecco perché, sarà necessario per la riuscita dell'operazione, che vengano inclusi i valori dei contenziosi tributari. La quadratura del cerchio, in questo caso, è difficile ma non impossibile.