Confermata l’ecotassa per le auto inquinanti, anche se un nuovo emendamento alza la soglia di esenzione da 110 a 160 grammi di CO2 per chilometro. Un limite che mette al riparo dalla tassazione le utilitarie. Confermati anche gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride, anche se dovranno ancora essere definiti gli importi, mentre si aggiunge alle agevolazioni un bonus per l’acquisto di motorini elettrici.

Le modifiche all’emendamento originale, concordate tra Lega e M5S, non sembrano però accontentare i costruttori che continuano a chiedere la totale abolizione dell’imposta.

Ecotassa per le auto più inquinanti, il nuovo emendamento

L’annunciata ecotassa sull’acquisto di auto inquinanti, quindi, cambia ancora prima di essere discussa in Parlamento. Le polemiche nate tra M5S, promotore dell’emendamento alla manovra che dovrebbe introdurre la nuova imposta, e la Lega, contraria a qualsiasi tipo di nuova imposizione sulle auto, ha determinato una modifica alla proposta che rivede al rialzo i limiti per l’esenzione dalla tassa escludendo, di fatto, le utilitarie.

Secondo quanto annunciato su Twitter dal sottosegretario ai Trasporti Michele Dell’Orco, si andrà “avanti con bonus fino a 6.000 euro per auto elettriche, a partire da marzo 2019. Soglia alzata sopra i 160 CO2 g/km per scoraggiare auto veramente inquinanti e grossa cilindrata”. Il nuovo limite dovrebbe, quindi, salvare dall’ecotassa utilitarie come la Panda, assurta a simbolo di questa nuova tassazione per concentrarsi sui modelli maggiormente inquinanti con Suv e vetture di grossa cilindrata.

L’imposta dovrebbe riguardare l’acquisto di nuove auto secondo la seguente tabella:

  • 1.100 euro per l'acquisto di una nuova auto con emissione comprese tra 161 e 175 CO2 g/km;
  • 1.600 euro per la fascia da 176 a 200 g/km;
  • 2.000 euro per le auto tra 201 e 250 g/km;
  • 2.500 euro con emissioni di CO2 oltre 250 g/km.

Incentivi per le auto ecologiche e bonus per i motorini elettrici

Confermati anche gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride anche se, proprio a causa dei nuovi parametri per l’ecotassa che produrrà, giocoforza, minori introiti, l’entità del contributo dovrà essere rivisto.

Secondo le ultime indiscrezioni, l’incentivo dovrebbe riguardare solo le autovetture di costo non superiore ai 45.000 euro, iva esclusa, e secondo i seguenti parametri:

  • 6.000 euro per le auto con emissioni di CO2 da 0 a 20 g/km di emissioni di CO2 se si rottama contemporaneamente un veicolo euro 0, 1, 2, 3, 4 (4.000 euro senza rottamazione);
  • 4.000 euro per le auto con emissioni di CO2 tra 21 e 70 grammi se si rottama un veicolo euro 0, 1, 2, 3, 4 (1.500 euro senza rottamazione).

Novità inaspettata, inoltre, la presenza nell’emendamento di un bonus di 3.000 euro per l’acquisto di un motorino elettrico o ibrido e per il quale è prevista una dotazione di 10 milioni di euro. Il bonus motorino sarà condizionato alla contemporanea rottamazione di un mezzo di categoria 0, 1, 2.

La protesta dei costruttori contro ecotassa e incentivi

Le modifiche all’iniziale emendamento non sembrano comunque accontentare le associazioni dei costruttori, secondo i quali gli effetti reali dell’ecotassa saranno quelli di un mancato introito per le casse dello Stato e una riduzione dell’occupazione, a causa di un prevedibile calo delle vendite, senza alcun effetto positivo sull’inquinamento.

Anche gli incentivi, secondo i costruttori, dovrebbero essere posticipati per dar modo alle aziende di avere il tempo di verificarne gli effetti sul mercato e sui programmi di produzione industriale.