Novità in arrivo per il bollo auto grazie al via libera alle Regioni sulle esenzioni fiscali. La novità è contenuta nella sentenza numero 122/2019 della Corte Costituzionale, depositata in data odierna, con la quale viene precisato che la tassa in questione attiene alla sfera dei tributi regionali e, pertanto, le singole Regioni hanno pieno diritto di decidere autonomamente l’introduzione di esenzioni fiscali anche qualora queste non siano state previste dal legislatore statale.

E’ legittimo attendersi, a questo punto, l’introduzione di nuovi parametri da parte delle amministrazioni regionali più attente a ridurre la pressione fiscale sugli automobilisti derivante da una tassa ritenuta da più parti ingiusta.

Esenzioni bollo auto, le Regioni potranno introdurre esenzioni fiscali

L’inattesa sentenza della Corte Costituzionale, che potrebbe portare allo stravolgimento dell’odiata tassa sulla propriatà dei veicoli è diretta conseguenza di una questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Commissione tributaria provinciale di Bologna in merito al bollo sulle auto storiche. In particolare, si contestava il fatto che la legge regionale dell’Emilia-Romagna prevedesse che per poter usufruire dell’esenzione dal bollo per i veicoli di età compresa tra i 20 e i 30 anni, questi dovessero essere obbligatoriamente registrati presso uno dei registri delle auto storiche riconosciuto. Nella sentenza in questione i giudici della Consulta, oltre a sancire l’incostituzionalità dell’obbligo di iscrizione ai registi, sono andati oltre, specificando che il bollo auto è demandato alla gestione delle Regioni che possono agire “entro i limiti massimi di manovrabilità previsti dalla legislazione statale”, secondo quello che è il dettato delle recenti norme sul federalismo fiscale.

Questo vuol dire che l’unico vincolo che le Regioni sono chiamate a rispettare riguarda il rispetto dei limiti massimi della tassazione imposti dallo Stato, mentre sono libere di istituire esenzioni non previste dalle norme nazionali.

Le reazioni politiche al via libera sulle esenzioni dal bollo auto

La sentenza della Corte Costituzionale apre quindi la strada ad una riforma della tassa, anche se su base regionale, secondo il principio del trasferimento dell’imposizione sul prezzo della benzina, ripartendo così il gettito non solo sui residenti ma anche sugli automobilisti di passaggio che fanno il pieno in Regione.

L’esenzione o anche solo una riduzione dell'imposta sarebbe un argomento spendibile anche dal punto di vista elettorale e, non a caso, le reazioni politiche sulla sentenza sono state trasversalmente positive, a partire dal viceministro Luigi Di Maio che ha ribadito che “il bollo auto è una tassa ingiusta. Se compri la macchina la macchina è tua”.