Il successo porta emulazione, lo vediamo nel mondo della musica, della tecnologia e delle applicazioni per telefonini, come nel caso dell'ormai famosissimo Whatsapp. Forti dei suoi svariati miliardi di download, l'app è ormai una pietra miliare se non il fondatore della messaggistica istantanea.

E come spesso accade in questi casi, a distanza di un paio di mesi dalla sua presentazione, i rispettivi Apple store e Market, hanno iniziato a popolarsi di '' Applicazioni emulatrici'', pronte a conquistare lo scettro di app più scaricata dell'anno, al primo accenno di distrazione del noto programma dal' icona verde.

Primo tra questi è sicuramente Viber. Creato a totale immagine e somiglianza di Whatsapp, Viber differisce da questo solo per il colore, viola invece di verde, per gli adesivi, emoticon nuove che affiancano le classiche e, per una funzione che potrebbe costituire una carta vincente nella corsa ad applicazione dell'anno, la chiamata, se non fosse cosi' instabile.

A differenza di Whatsapp, Viber infatti non e' solo un programma di messaggistica istantanea ma anche di chiamate. Utilizzando lo schema dell'invio dei messaggi gratuiti sfruttando la connessione internet, l'utente si ritrova a disposizione la possibilità di effettuare telefonate gratuite a chi ha lo stesso programma.

Opzione particolarmente vantaggiosa, se non fosse ancora un tantinello mal funzionante:           quando e se si riesce ad effettuare la chiamata, la voce dell'interlocutore risulta essere il piu' delle volte metallica e la ricezione non è delle migliori.

Sara' meglio per i creatori di whatsapp iniziare a correre ai ripari, perche' di certo un idea del genere non sarà lasciata li a morire senza far nulla, e un Viber dotato di funzione chiamata perfettamente funzionante unito ad un uso gratuito, potrebbe costituire un vero e proprio problema.