Come per tutte le storie di successo si parte dalla progettazione: nasce un'idea e la voglio sviluppare, da invenzione a creazione, innovazione in pochi passaggi. Si chiamano FabLab e sono delle piccole officine che producono oggetti grazie alle nuove tecnologie digitali.
La prima è nata nel 2003 a Boston, per iniziativa del centro creativo più grande ed importante al mondo: il MIT, Massachusets Institute of Technology. In Italia ce ne sono 8: Trento, Bologna, Reggio Emilia, Novara, Pistoia, Pisa, Napoli e Palermo. Entro l'anno sono previste nuove aperture.
Lo strumento utilizzato è la stampante 3D: il programma Cad esporta i file dei progetti in formato standard per la stampante 3D, sarà poi il software della stampante a sezionare l'oggetto progettato in tanti strati che saranno stampati in sequenza, uno sopra l'altro, fino alla completa realizzazione dello stesso.
I materiali usati sono la plastica, il metallo e la ceramica. Le stampanti 3D professionali costano fino a dieci mila euro ma se ne possono acquistare di più economiche anche per circa mille euro.
Le FabLab sono palestre per inventori, dei veri e propri laboratori di creatività. Hai un'idea? Realizzala. Come? Con una FabLab. C'è chi lo fa in casa, ma lo scambio di idee è fondamentale e questi centri permettono di entrare in contatto con tante professioni, idee, iniziative e condividere esperienze e progetti.
La tecnologia digitale ha immense potenzialità e d'ora in avanti aprirà nuove frontiere da colonizzare. La realizzazione di un prototipo ora è possibile a bassi costi, la crisi ha distrutto la filiera produttiva, la creatività dal basso ricostruirà il futuro.