L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nel suo Bollettino del 24 giugno 2013 ha riportato alcune irregolarità rilevate nell'attività di comunicazione della nota catena Gamestop Italy, specializzata nella compra-vendita di Videogiochi e console, obbligandola al pagamento di una sanzione di 168mila euro per pratiche commerciali scorrette.

Secondo l'AGCM da giugno 2009 GameStop avrebbe rilasciato "informazioni non veritiere, [...] in merito al prezzo di vendita di console di nuova generazione e/o sui giochi da essere supportati", sui diritti di recesso e fornendo a pagamento servizi non richiesti.

Ad esempio avrebbe promosso offerte a cui era difficile applicare, a causa delle restrizioni indicate in piccolo in fondo ai volantini: "il professionista avrebbe diffuso nel mese di maggio 2012 presso i propri negozi e sulla confezione dei prodotti un messaggio che pubblicizza la possibilità di ottenere videogames di ultima generazione al prezzo promozionale di 19,90 euro consegnando due videogiochi usati", ma come spiega la nota, contrariamente a quanto si intuisce dal messaggio, "il prezzo pubblicizzato verrebbe praticato esclusivamente con il ritiro di giochi di ultima generazione e dunque nuovi".

GameStop non avrebbe inoltre rispettato la garanzia, rifiutandosi di ritirare delle console Sony (Playstation 3D) che avevano manifestato dei difetti del lettore, nonostante il problema si fosse manifestato entro il termine di due anni dall'acquisto.

Infine, secondo il Bollettino, il punto vendita GameStop del centro commerciale "Città Fiera" di Torreano di Martignaccio (Udine) avrebbe praticato, al momento del rilascio dello scontrino fiscale, l'addebito di un servizio di garanzia opzionale denominato "Game Protection" senza richiederne il consenso ai clienti.

Il Garante ha quindi richiesto il pagamento della multa di 168mila euro, ma GameStop ha comunque diritto a fare ricorso al TAR del Lazio.