Neknominate, è boom su Facebook. Cos'è? È un drink game nato in Australia e che si sta diffondendo a macchia d'olio anche in Italia, contagiando orde di adolescenti. In cosa consiste? In imprese alcoliche (rigorosamente alla goccia) filmate e condivide sul social network più famoso del pianeta Terra. L'utente sfida generalmente tre amici invitandoli a bere quanto concordato nelle successive 24/48 ore. Questa la chiave del successo: che un utente possa scegliere chi nominare e sfidare. Lo sfidante è "costretto" ad accettare il guanto di sfida: nel caso in cui si rifiutasse dovrebbe pagare da bere a chi ha lanciato la sfida.

Il gioco innesca dunque un meccanismo mentale tanto caro ai giovani, quello della competizione.

Poche altre regole. Modalità: più si esagera con l'alcool e con i mix originali e più si viene apprezzati, con like e commenti. Bevono ovunque: chiusi in camera, nei parchi, sotto casa. Si cerca di dissimulare il disgusto provocato da una tale quantità di alcool bevuta in pochi secondi, si finisce l'ultimo sorso e partono le nomination. Un Grande Fratello 2.0 tra amici e conoscenti.

I primi dati emersi dalle agenzie di stampa parlano di cinque morti, direttamente imputabili al gioco in questione (tre inglesi e due irlandesi) e di numerosi casi di coma etilico. In generale, il gioco va ad inserirsi nel campo "minato" delle morti di avvelenamento da alcool, i cui numeri sono aumentati considerevolmente negli ultimi dieci anni.

Come tutte le mode passerà in fretta: speriamo il prima possibile. Nel frattempo, però, i giovani fanno a gara a chi beve di più.