Sia negli Usa che in Sud America si sta gradualmente liberalizzando la marijuana, cercando risultati su due fronti: la lotta alla criminalità organizzata e il suo riconoscimento come droga leggera. Inoltre, le foglie verdi stanno ottenendo sempre maggiori riconoscimenti nel campo medico, per uso terapeutico. Una battaglia che qui in Italia viene portata avanti da anni dai Radicali.
Due gli Stati in testa in merito alla sua liberalizzazione: l'Uruguay, Paese da sempre all'avanguardia (si pensi che la prima legge sul divorzio fu fatta qui negli anni '30) e in California, primo Stato americano a farlo.
E proprio qui è nata perfino una App per la consegna della "Maria Giovanna" a domicilio.
Bisogna però subito dire che il servizio funziona per scopi medici, sebbene la società inventrice del servizio, la Eaze, punta a trasformarlo in un vero e proprio di business. Ma come funziona? L'applicazione è destinata a malati registrati che non possono muoversi da casa o sono molto distanti dai distributori farmaceutici autorizzati. Una dose di 3,5 grammi avrà un costo di circa 50 dollari.
Il servizio sarà attivo dalle 8 del mattino fino a mezzanotte. I tantissimi autisti che si sono offerti sono loro stessi pazienti con accesso alla marijuana per scopi medici, e quindi legalmente ammessi al trasporto dei pacchetti.
Saranno pagati rigorosamente in contanti alla consegna (ciò che si chiama tecnicamente "contrassegno") per evitare i problemi legati alle carte di credito.
In realtà la consegna a domicilio della marijuana a San Francisco non è una novità. Solo che il servizio tradizionale è lento e spesso fallace. Invece la Eaze punta a renderlo tecnologico, sfruttando la comodità di uno Smartphone e di internet.
Il fondatore e Ceo di Eaze, Keith McCarty, ex manager di Yammer, società come noto rilevata da Microsoft, punta a fare le consegne in 10 minuti. Un servizio efficiente e alla luce del sole, che punta a scavalcare le criminalità organizzate, sempre pronte a sfruttare le dipendenze delle persone ma anche le loro patologie.
