Da quando Facebook è entrato a far parte delle nostre vite, il nostro modo di intendere la comunicazione è cambiato. Fino ad adesso, ogni conversazione intrapresa su Facebook, anzi per essere corretti, su Messenger, ci identificava con il nostro nome e cognome, o almeno con il nome che abbiamo deciso di dare al nostro profilo. Tutto questo appartiene già al passato, perché Facebook lancia le chat anonime. Il suo nome è Rooms, ed era una notizia che già da vario tempo si sentiva mormora da varie fonti: adesso la certezza è arrivata.
A dir la verità, più che un progresso ci sembra quasi una inversione di tendenze.
La vera novità delle chat è stata infatti la possibilità di poterci subito ben identificare anche tramite un nostro "Wall" ben definito. Le chat anonime appartengono ai dorati anni 90 quando, protetti da un username sconosciuto praticamente a tutti, entravamo nelle varie chat anonime online per intrattenere conversazioni con emeriti sconosciuti.
Il revival di Facebook ricalcherà in pieno stile le vecchie "stanze di chat", ovvero raggruppamenti di utenti online con uno pseudonimo che si aggregano alle discussioni, differenziate per argomento. Ma le novità ovviamente ci sono. Se negli anni novanta bastava fare una ricerca, scegliere una chat ed uno pseudonimo ed entrare in una conversazione, la nuova chat di anonima di Facebook ha sapore più elitario e sembra ricalcare quasi un club privato.
Per accedervi, infatti, sarà necessario essere invitati da uno dei partecipanti tramite QRcode.
Ma se state fremendo dalla voglia di voler provare Rooms, dovete saper attendere. La chat anonima di Facebook è infatti al momento disponibile solo per iOS e tra l'altro sono negli USA, UK e per i Paesi di lingua inglese.
Chi ha progettato Rooms è il 24enne Josh Miller: il suo sito, Branch, è stato acquistato da Facebook lo scorso gennaio.
Branch era prevalentemente un sito di discussione, così come di discussione sarà Rooms. Una nuova mossa vincente da parte di Zuckerberg? Lo si vedrà nei prossimi mesi: di certo è una nuova conferma che la comunicazione, in particolar modo quella è online, veste sempre più il colore blu!