A capo di grandi imprese ci sono meno donne che uomini di nome John. Questa è la frase che compare all'inizio di Code Girl, un documentario di 108 minuti rilasciato da pochi giorni in rete, realizzato dalla regista e produttrice americana Lesley Chilcott (Una scomoda verità del 2007).

Code Girl racconta le storie di un gruppo internazionale di giovani studentesse alle prese con un concorso di progettazione e sviluppo di app utili a a migliorare la vita delle comunità locali in cui vivono. Il video segue circa 5000 ragazze provenienti da 60 paesi del mondo, riunite nel corso degli anni dall'associazione Technovation mentre sviluppano, illustrano il loro progetto, ne discutono tra loro e gli insegnanti,e competono per vincere i 10 mila dollari messi in palio per il miglior progetto.

Tante App per vivere meglio sviluppate da donne

Uno di questi è Apa Pura, realizzato da 5 giovani di Stefanesti in Romania, un'area dove il 65% degli studenti si ammala di epatite bevendo l'acqua da pozzi pubblici. L'applicazione mette a disposizione i dati delle analisi per segnalare agli utenti quali pozzi d'acqua sono sicuri e quali no. The last Dropè, invece, un altro progetto realizzato da un team di ragazze brasiliane. Si tratta di un videogame per educare ibambini che vivono in zone senza acqua corrente nelle abitazioni, allaconservazione dell'acqua e albasso consumo di energia. Molti anche i progetti targati USA comeMy Cash Count,realizzato da due ragazze di Cupertino, in California, che aiuta le persone con discalculia a contare i soldi nel portafoglio e a fare i normali acquisti.

Dietro il progetto molti colossi dell'informatica

Ogni anno, grazie all'aiuto di sponsor illustri, tra cui Google, Intel e Adobe foundation, Technovation mette a disposizione un programma gratuito per motivare ed educare giovani ragazze provenienti da ogni parte del mondo a diventare imprenditrici e professioniste nel mondo dell'informatica e dell' IT; un campo nel quale il gap di genere rimane ancora, purtroppo, molto marcato.

Anche se le donne non vi sono ampiamente impiegate, il progetto di Technovation dimostra che l'informaticaè anche al femminile e che ci aiuta a risolvere problemi reali e a migliorare la qualità della vita.

Secondo una ricerca realizzata da Googlee citata giorni fa da Susan Wojcickinel blog ufficiale del colosso di Mountain View, le ragazze che intraprendono una carriera nel campo dell'informatica sono poche perché ad oggi non ci sono modelli positivi di riferimento nella cultura popolare e nell'immaginario collettivo.

Quante volte abbiamo visto in tv, al cinema o nella vita reale, una donna impersonare il ruolo di un tecnico o ingegnere informatico? Forse, se un domani cifossero più imprenditrici in questo settore, le cose andrebbero diversamente.