Down di Twitter negli Stati Uniti segnalato dagli utenti americani alla vigilia delle elezioni presidenziali. Sono momenti di fuoco quelli che si stanno susseguendo negli USA. Proprio mentre tutto il mondo vive col fiato sospeso in attesa delle fatidiche elezioni, a poca distanza dall’apertura dei seggi, uno dei social network più diffusi sul globo terrestre va fuori uso.

Le zone del black out

Gli utenti hanno riscontrato problemi di accesso sia dal sito web di Twitter che dall’applicazione, in particolare nella fascia oraria tra le 6 e le 8 di lunedì 7 novembre, come evidenziato anche dalla mappatura offerta dal sito Downdetector.com.

Le zone interessate sono state soprattutto la West Coast (in particolare la California) e l’area di New York, ma il down di Twitter ha colpito anche altri paesi come Canada, Giappone e Nuova Zelanda. Ora tutti i problemi sembrano essere stati risolti, si teme però che il fenomeno possa ripresentarsi: “siamo in pieno attacco DDos” segnalava Wikileaks ieri mattina alle 7 con un post su Facebook, commentando così il sovraccarico dei server.

Quella di ieri non è stata una novità. Nel mese di ottobre 2016 gli attacchi da parte di hacker sono stati quasi una costante, interessando un gran numero di giganti della rete come Spotify, Financial Times, CNN, Airbnb, Visa e Netflix, solo per citarne alcuni.

Vittime degli attacchi sono stati ancora una volta gli Stati Uniti, stavolta nelle zone della East Coast, mentre Europa e Asia non risultavano interessate dall'accaduto.

La politica ai tempi di Twitter

I cyberattacchi a Twitter e ad altre realtà social si sono manifestati in un momento particolarmente delicato. Mai come quest'anno le elezioni sono state così vissute, commentate e decise sui social network, che giocano ormai un ruolo fondamentale nella politica così come in tanti altri ambiti della quotidianità del mondo occidentale.

Secondo un’indagine di luglio condotta dal Pew Research Center, quasi un quarto dei cittadini americani ha ammesso di rivolgere la propria attenzione a social media come Twitter, Facebook e Snapchat nella ricerca di informazioni sul conto dei candidati Hillary Clinton e Donald Trump.

Twitter in particolare ha avuto grande rilevanza fungendo da promemoria giornaliero per le elezioni e offrendo la possibilità agli utenti di ottenere informazioni tramite direct message sulle elezioni.

Come riportato dalla piattaforma stessa "gli americani hanno inviato all'incirca un miliardo di tweet sulle elezioni da quando si sono aperti i dibattiti nell’agosto del 2015”. Non c’è da stupirsi, quindi, se quest’anno non si parla di semplici elezioni, ma di Twitter Election.