La notizia arriva dall’agenzia di stampa Reuters, secondo la quale l’Unione Europea sarebbe in procinto di stabilire un regolamento univoco che riguarda tutti i servizi di messaggistica e di comunicazione come il celebre Whatsapp, Skype, Google Allo e simili.

La decisione pare derivi dall’intenzione di rendere più sicure e riservate le comunicazioni che centinaia di migliaia di utenti si scambiano attraverso i noti servizi, oltre che dall'esigenza di regolamentare l’utilizzo che tali app fanno delle infrastrutture degli operatori di telefonia e comunicazione.

I cookie un argomento cruciale

Secondo quanto riporta Reuters, un altro nodo cruciale nella questione inerente i servizi di messaggistica più utilizzati, sarebbero i famigerati cookie, da molti utenti conosciuti ma non perfettamente compresi.

I cookie sono un insieme di informazioni che i siti web memorizzano sull’apparato dell’utente, quando questi naviga su internet: la funzione principale, per i siti, è quella di identificare un utente che ha già visitato la loro pagina in precedenza.

Dopo l’obbligo imposto a tutti i portali online di far apparire un messaggio di avviso per gli utenti sull’utilizzo dei cookie, l’Unione Europea avrebbe deciso di introdurre delle norme più rigide per evitare - come accade ora - che l’utente semplicemente faccia sparire l’avviso per comodità, senza leggere attentamente informazioni importanti che riguardano la sua privacy.

Maggior attenzione alla privacy

E la privacy ritorna come argomento clou in un’epoca che ne ha visto la nascita come concetto, contestualmente e paradossalmente alla sua quotidiana violazione. Ad esempio, l’accesso alla posizione dell’utente sarebbe oggetto di grande dibattito: un utente Android è in grado di fornire l’accesso alla propria posizione attraverso il dispositivo in uso, ma non attraverso il servizio di messaggistica.

L’Unione Europea vorrebbe uniformare, tramite una regolamentazione univoca, anche le app come Facebook Messenger, WhatsApp, Skype e tutti gli altri servizi analoghi.

Reuters non fornisce alcuna data riguardo la possibile regolamentazione di questa grande fetta di mondo web da parte dell’Unione Europea, ma sicuramente qualcosa si sta muovendo, visto che anche Nathalie Vandystadt, portavoce per il Mercato Digitale Unico della Commissione Europea, ha di recente comunicato che sono in corso disamine approfondite sulle regole che disciplinano le comunicazioni on line.