L'uovo di Pasqua spaziale regalatoci dal satellite europeo gaia è un po' più ellittico del solito ed è colorato nei toni del fucsia, del rosa e del blu. Questa è l'immagine selezionata dall'Esa, l'Agenzia spaziale europea, per festeggiare la Santa Pasqua. In realtà l'ellisse è frutto di un grande lavoro che la sonda spaziale ha svolto nei suoi 14 mesi d'attività fino ad oggi; la sua missione è stata quella di scansionare la volta celeste al fine di ottenere una mappa di più di 1 miliardo di stelle. Doveva inoltre catalogare gli astri in merito alla posizione e alla luminosità ed ha registrato immagini e dati dal luglio 2014 al settembre 2015.

Le osservazioni del satellite sono state selezionate tramite la sua rotazione su se stesso e la contemporanea registrazione di immagini. Gaia ha come "disegnato" grossi cerchi nell'universo, un cerchio ogni 6 ore, completando a fine raccolta dati una figura paragonabile ad un "uovo" . L' ellisse è la volta celeste nella sua interezza mentre i colori sono le frequenze di varie parti del cielo: le zone maggiormente scansionate sono rappresentate in blu, quelle meno visualizzate sono in rosa chiaro. Gaia ha ancora tempo per la sua missione, che infatti ha una durata complessiva di 5 anni: nei prossimi mesi continuerà a studiare 1 miliardo di stelle che si trovano nelle nostra galassia e nelle sue immediate vicinanze.

L'accuratezza delle misurazioni della sonda dell'Esa è vicina alla perfezione e permette di ottenere dati fondamentali sulla posizione degli astri. Lo scopo finale è quello di ottenere una mappa tridimensionale estremamente precisa di tutta la nostra galassia, la Via Lattea, riuscendo a svelare molti dubbi sulla sua origine, la sua struttura e la sua evoluzione

Il satellite artificiale Gaia

Il nome Gaia è l'acronimo di Global Astrometric Interferometer for Astrophysics ed è stato ideato e costruito dall'Agenzia spaziale europea come seguito della missione Hipparcos, appartenente al programma scientifico Horizon 2000.

Gaia è stata lanciata in orbita il 19 dicembre del 2013 ed ora si trova in una delle orbite di Lissajous, detta L2. Il punto in cui si trova offre ottime visuali d'osservazione del sistema solare, ha un basso livello di radiazioni che potrebbero inficiare la rotta e una buona stabilità termica. I risultati finora ottenuti comprendono l'individuazione di 103 nuove stelle che richiedono osservazioni successive per essere ben identificate.