"Google play store", il negozio virtuale di Google, ha dimostrato una falla molto pericolosa in questi giorni diffondendo l'applicazione "Update WhatsApp Messenger" resa ancora più credibile dal presunto sviluppatore "Whatsapp Inc" lo stesso dell'app originale. L'app, prima di essere definitivamente rimossa da Google, è stata scaricata ben un milione di volte. Non si trattava di un utile strumento per aggiornare la chat messenger di Whatsapp, come la descrizione suggeriva, ma di una sorta di cavallo di Troia che apriva le porte dello smartphone o del tablet a pubblicità invasive, virus e malware.

Non si tratta della prima truffa su Whatsapp, ad inizio ottobre Chrysaidos, noto esperto di sicurezza, aveva sventato la minaccia di una versione fasulla di Messenger già scaricata 10 milioni di volte. Sempre sullo stesso social network, grazie alla diffusione capillare, non sono peraltro infrequenti i messaggi apparentemente provenienti da contatti attendibili della propria rubrica che invece rimandano a siti dannosi.

La natura "open" di Android, se da un lato senz'altro ha agevolato la diffusione di una miriade di utilissime applicazioni per le esigenze più svariate, grazie alla collaborazione di una comunità di sviluppatori in costante crescita, dall'altra può purtroppo rivelarsi un punto vulnerabile di cui possono approfittare i malintenzionati.

Come difendersi

Lo stesso Google ha, in effetti, previsto dei veri e propri anticorpi contro tali rischi, tra questi oltre al controllo operato dagli stessi sviluppatori va annoverato senz'altro anche il sistema di valutazione delle app operato dagli stessi utenti, per cui per non correre rischi sarebbe sempre opportuno scaricare applicazioni già testate, con valutazioni e recensioni positive di altri utenti.

Per quanto riguarda Whatsapp peraltro, come per tutte le altre applicazioni, l'aggiornamento avviene in automatico per cui non è affatto necessario scaricare un'applicazione che ne proponga l'update.

Per quanto riguarda invece i messaggi su Whatsapp che contengono link esterni o le mail sospette dello stesso tipo il consiglio è sempre quello di verificare con il mittente se siano stati realmente inviati da lui e, in ogni caso, nel dubbio, di non aprire il link. Una ricerca su Google del sito istituzionale dell'eventuale impresa o organizzazione citata nel messaggio ci consentirà di verificare in modo definitivo l'attendibilità dello stesso.